Cagliari, “in piazza del Carmine i giovani stranieri ci aiutano a controllare le casette”

L’associazione che gestisce le 38 casette di Natale coinvolge i ragazzi che, da tempo, si ritrovano nella piazza: “Sono bravi e senza lavoro, ci stanno aiutando con la vigilanza. Abbiamo creato un fondo ‘solidale’ per pagarli”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA a uno degli organizzatori, Fabio Fenu


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Prove di rinascita per piazza del Carmine, diventata da tempo un ex “salotto buono” di Cagliari. Le casette di Natale, trentotto, sono già operative e sarà possibile visitarle per tutto il mese di dicembre. Ma c’è una novità: quest’anno, infatti, gli organizzatori hanno deciso di chiedere una mano d’aiuto ai ragazzi stranieri che, da tempo, si ritrovano nella piazza. Dopo aver creato un fondo “solidale”, sono andati da loro, riuscendo a coinvolgerli. Fabio Fenu, tra i membri dell’associazione Shardana, spiega che “anche loro stanno partecipando, aiutandoci nella sorveglianza notturna, insieme alla società che abbiamo incaricato. Siamo riusciti a trovare un punto di incontro con questi giovani stranieri”, spiega Fenu, “anche loro fanno parte di piazza del Carmine. Sono bravi ragazzi senza lavoro, hanno già dato una mano ai falegnami” impegnati nella realizzazione delle casette, “e contribuiscono a tenere pulita la piazza dai rifiuti”. Un’iniziativa che, almeno sinora, sembra essere efficace. “Così tutta la piazza è più vivibile. Ne abbiamo coinvolti due ma hanno deciso di alternarsi tra loro, sono circa una quarantina”.

 

Il motivo principale della collaborazione aperta tra l’associazione Shardana e i giovani stranieri della piazza? “È legato alla sicurezza”, osserva Fenu. Dentro le trentotto casette è possibile trovare palle di Natale, specchi, vestiti, stelle di Natale, birre e oggetti provenienti sin dal lontano Nepal. “Gestiremo le casette anche per i prossimi due anni, sono uguali a quelle di piazza Yenne e del Corso Vittorio”.