Cagliari, il Pd al centrodestra: “Ha lasciato una città senza opere”

Gli esponenti del Pd, Davide Carta, Maurizio Chessa e Andrea Scano, rispondono al centrodestra che rivendica la paternità delle principali opere pubbliche in realizzazione: “Da parte loro solo idee faraoniche come il tunnel di via Roma”


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“Fa sorridere l’atteggiamento del centrodestra sul Piano delle opere pubbliche che l’amministrazione di Cagliari sta sviluppando: fino a qualche tempo fa i suoi esponenti dicevano che la Giunta Zedda non stava combinando niente, poi dicevano che c’erano troppi cantieri e disagi per i cittadini. Ora che la città ha capito l’impatto positivo dei lavori si assiste al goffo tentativo di intestarsi ciò che stiamo realizzando. Siamo all’appropriazione indebita di opere pubbliche”. Il Pd cittadino replica al centrodestra che proprio ieri, in una conferenza stampa, hanno rivendicato la paternità delle principali opere pubbliche in città: piazze, strade e passeggiate tutte progettate e finanziate dall’amministrazione Floris.

“L’eredità del centrodestra qualche vaga idea di lavori – sottolineano Davide Carta, capogruppo del Pd, e Maurizio Chessa, presidente della commissione Lavori pubblici – Prevaleva la trascuratezza, sia sul fronte del reperimento delle risorse che della progettualità sviluppata, oltre che della gestione dei lavori, come ad esempio il caso di piazzetta Mascia, i cui lavori sono durati e costati molto più del previsto. Il piano delle opere pubbliche del centrodestra per anni è stato caratterizzato da un’opera principale: il tunnel di via Roma che da solo avrebbe assorbito ben 125 milioni di euro, mentre il consuntivo 2010 (l’ultimo del centrodestra) aveva appena 23 milioni di euro di spese in conto capitale. Idee faraoniche e piccole realizzazioni”.

Le incompiute del centrodestra. “L’idea del lungomare Poetto era ferma da anni e non finanziata – continuano i due esponenti del Pd –  Il contratto di quartiere di Mulinu Becciu era morto e sepolto. E poi la rotonda di Piazza S. Avendrace, il rifacimento di piazza Garibaldi e tante altre opere erano assenti dal Piano triennale delle opere pubbliche. L’amministrazione di centrodestra ha lasciato una città senza opere pubbliche strategiche e per di più senza manutenzioni. Le strade, i marciapiedi, gli impianti sportivi, le abitazioni di edilizia residenziale pubblica e le scuole versavano in condizioni drammatiche”.

Il merito è del centrosinistra. “La giunta Zedda – aggiungono Carta e Chessa – è stata capace in pochi anni di reperire le risorse necessarie, ripulendo il bilancio comunale, acquisendo finanziamenti nazionali (Piano città e 30 milioni di euro per il dissesto idrogeologico), nuovi finanziamenti regionali e POR e senza indebitamento. A questo è seguita la progettazione, le gare, la gestione dei frequenti ricorsi e finalmente la realizzazione dei lavori. Le opere pubbliche nel preventivo 2015-2017 ammontano a circa 287 milioni di euro e il valore degli interventi in attuazione è pari a circa 160 milioni di euro: 119 in fase di realizzazione e 41 in programma dal 2015. Sono state coinvolte 2495 imprese tra le quali 1437 locali. Tutto questo lo stiamo facendo rispettando tempi e costi previsti. Il Piano delle opere pubbliche che il centrosinistra sta realizzando oltre a dare lavoro al sistema delle imprese, fatto fondamentale in questo periodo di crisi, contribuisce indiscutibilmente a costruire una città nuova, una città che punta allo sviluppo economico, con un forte intervento nelle vie e piazze del centro commerciale naturale e nei lungomare Poetto e S. Elia, che daranno opportunità di rafforzamento delle attività economiche, con le reti wi-fi, la gestione intelligente dei rifiuti con gli ecocentri, la mobilità compatibile e sicura, con le rotonde e le piste ciclabili e strade e marciapiedi finalmente manutenzionati col global service. Alla coesione sociale, con un forte intervento soprattutto nei quartieri più periferici come S. Elia, Is Mirrionis, Mulinu Becciu, S. Avendrace e Pirri, interventi importanti di manutenzione e riqualificazione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica, dell’edilizia scolastica, degli impianti sportivi, marciapiedi a misura di disabile nei quartieri a più alta densità di anziani e l’avvio dell’accordo di programma su S. Elia. Ma anche ad essere perno della città metropolitana con interventi sulla mobilità, su viale Marconi a senso unico, sulle interazioni con la SS554 e la rete di metropolitana di superficie. Ci dispiace per il centrodestra, ma tutto questo noi lo stiamo facendo ed i cittadini se ne stanno accorgendo”

Dello stesso parere il collega di partito Andrea Scano, presidente della commissione Urbanistica. “E’ evidente – precisa – come l’ansia da prestazione pre elettorale stia facendo perdere lucidità al centro destra cagliaritano. Diversamente non si spiegherebbero certe dichiarazioni inverosimili secondo le quali l’amministrazione Zedda starebbe semplicemente ‘mettendo il cappello’ su opere ideate da altri. Amministrare una città non è solo ‘avere delle idee’. Perché certe idee possono averle avute anche gli amministratori di trenta o quarant’anni fa. Amministrare, invece, significa seguire complessi iter burocratici, approvare concreti progetti, trovare  i denari necessari. Infine,  occorre ‘metterci la faccia’ nella realizzazione di opere i cui cantieri, talvolta, producono qualche temporaneo disagio. In vista di un bene collettivo più duraturo. Noi tutte queste cose le stiamo facendo. Concretamente”.