Il nuovo Codice della Strada impone lo stop al consumo di alcol per i conducenti: per gli operatori della ristorazione è già aria di crisi
Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, lo scorso 14 Dicembre, le normative sulla circolazione e la sicurezza stradale stanno influenzando non solo gli automobilisti, ma anche le attività economiche, tra cui i ristoratori. Le modifiche introdotte, volte a migliorare la sicurezza sulle strade e a favorire una mobilità più sostenibile, hanno inevitabilmente colpito chi opera nel settore della ristorazione. Il nuovo Codice della Strada, introdurrebbe un divieto assoluto di consumo di alcol per chi si mette alla guida, poichè come si legge, chi guida con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l ma non superiore a 0,8 g/l viene già considerato in stato di ebbrezza lieve, punita con sanzioni che vanno dagli 800 fino ai 3000 euro.
L’obiettivo principale della norma è ridurre il numero di incidenti stradali legati all’abuso di alcol, tuttavia le implicazioni per i ristoratori non possono essere trascurate, con conseguenze drastiche sui consumi. Non sarà quindi più consentito mettersi alla guida dopo aver consumato qualsiasi quantità di bevanda alcolica, indipendentemente dal livello di tolleranza individuale. Potenziamento dei posti di blocco e multe più aspre per chi viola il divieto, sospensione della patente e, nel peggiore dei casi, l’obbligo di frequenza a programmi di recupero. Misura, che pur giustificata dall’esigenza di tutelare la sicurezza stradale, rischia di avere un impatto significativo sui ristoranti, soprattutto quelli che basano gran parte della vendita su vini, birre e cocktail. Il primo effetto evidente è il notevole calo delle vendite di bevande alcoliche, specialmente durante il consumo dei pasti: diversi i clienti disposti a rinunciare all’ordinazione di vino o cocktail per paura della nuova normativa vigente.
Uno dei settori ad essere messo maggiormente in crisi è la ristorazione gastronomica, vale a dire tutti quei ristoranti che fanno abbinamento tra cibo e bevande, in particolare il vino, rischiando di subire un contraccolpo maggiore rispetto ad altri, mentre per quanto riguarda le cantine e i produttori di vino locali, questi potrebbero subire una diminuzione di visibilità sul mercato. Il divieto di consumo di alcolici per i conducenti, benchè rappresenti una svolta importante per la sicurezza stradale, ancora una volta, pone i ristoratori di fronte all’ennesima sfida di crisi del settore.