Cagliari, il Miracolo di Natale si rinnova: mano tesa ai nuovi poveri

Generi alimentari, giocattoli e farmaci destinati alle famiglia povere saranno raccolti e portati nella scalinata di Bonaria


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Cagliari tende la mano ai nuovi poveri. Anche quest’anno torna il “Miracolo di Natale”, giunto alla sua XXVII edizione: generi alimentari, giocattoli e farmaci destinati alle famiglie più povere della città assistite dal Centro diocesano di assistenza di via Po. Sabato 14 dicembre dalle 9 sarà attivato un servizio di pre-raccolta nei punti vendita Gieffe, che consentirà di iniziare a raccogliere i generi alimentari da aggiungersi a quelli che il 20 dicembre saranno portati nella scalinata di Bonaria. Niente denaro, ma si accettano solo buste della spesa e giocattoli.

“Iniziative come questa – ha spiegato l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio – ci fanno capire qual é il vero volto di Cagliari, quello della solidarietà reciproca. Una luce che compensa i numerosi fatti di cronaca nera. Il mio augurio é che partecipino in molti, così come é successo per le donazioni destinate ai sardi colpiti dall’alluvione e alla comunità filippina vittima del tifone. É proprio in occasione delle festività che il problema povertà emerge ancora di più, e iniziative come queste possono riuscire a colmarlo”.

Anche quest’anno la manifestazione di solidarietà è stata organizzata grazie al contributo di decine di associazioni di volontariato, e non solo, che sosterranno e aiuteranno i promotori durante le fasi dell’intera iniziativa di solidarietà. In prima fila, come ogni anno, Gennaro Longobardi, lo storico presentatore di “Per la strada”. “Questa manifestazione – ha sottolineato – ormai é diventata il simbolo della solidarietà e ‘l’albero di Natale’ della gente. Non di un individuo, ma del popolo: ognuno porta un dono per arricchire di umanità la scalinata e sfamare gli indifesi. Tutto nasce nel 1996, all’inizio un centinaio di buste per poi arrivare alle migliaia e migliaia dell’anno scorso. Una cosa che mi riempie di gioia perché so cosa vuol dire essere poveri: da piccolo anch’io a Napoli facevo la fila per avere cibo e giocattoli con mio padre che cercava di rendere la cosa divertente, ma io mi rendevo conto di tutto. Per questo il mio messaggio é: aiutiamo i poveri e venite con noi ad allestire la scalinata di Bonaria”.

Le buste non verranno consegnate sulla scalinata, ma portate al Centro diocesano di assistenza di via Po e consegnate dietro presentazione della dichiarazione del reddito posseduto. “L’80 per cento di cibo, vestiti e medicine ci veniva dato dall’Agea, agenzia per l’eccedenza alimentare – ha spiegato Antonello Atzeni, responsabile del Centro – Qualche giorno fa ci é stato comunicato che il 31 dicembre l’Agea cessa l’attività  perché l’Europa classifica queste donazioni aiuti di Stato. Una storia incredibile ma vera. E ora noi ci ritroviamo senza questi aiuti: due anni fa ci hanno donato generi per 220 mila euro, e l’anno scorso oltre 150 mila”.