Cagliari, una città in trasformazione con tante sfide da affrontare. Mentre il capoluogo si appresta a diventare sempre più europeo puntando tutto sull’innovazione e la sostenibilità, queste prospettive di crescita sembrano non bastare, soprattutto ai residenti, che si trovano a dover fare i conti con alcune criticità che sono diventate oggetto di dibattito quotidiano. Tra le più chiacchierate ci sono i famosi “parcheggi”, diventati sempre più introvabili specialmente nelle aree centrali della città, e dove sono delimitati dalle cosiddette strisce blu; le zone in cui è possibile accedere ai parcheggi gratuiti si trovano invece quasi esclusivamente nelle aree periferiche. Allo stesso modo, il nuovo Mercato di San Benedetto dovrà affrontare la stessa sorte, in quanto, nel progetto di quest’ultimo, non risulta la presenza di parcheggi nelle vicinanze, creando non poche difficoltà a clienti e commercianti. E ancora, viabilità compromessa e traffico congestionato a causa dei cantieri nelle vie più trafficate mandano in tilt migliaia di automobilisti ormai da mesi, situazione che perdurerà fino alla cessazione dei lavori previsti. La città si trova inoltre a dover fronteggiare una doppia emergenza legata alla gestione delle risorse idriche, nonostante le riserve siano ai minimi storici, la situazione è paradossale: enormi sprechi, causati dalla scarsa manutenzione delle tubature, con perdite d’acqua che stanno interessando diverse zone e rendendo le strade un colabrodo. Proprio in questi giorni, considerate le condizioni critiche dei bacini nell’Isola, la presidente Todde ha chiesto al Governo che venga dichiarato lo stato di emergenza idrica per la regione. Altro tema di difficile gestione riguarda la sanità, sempre più al collasso, registrando un ulteriore peggioramento durante le festività. Pronto soccorso degli ospedali al limite, code infinite di ambulanze e tassi di richiesta di assistenza fuori controllo che il personale non riesce a contenere. Situazione precipitata nelle scorse settimane nel sud Sardegna, guardie mediche assenti in diversi centri abitati e pazienti che si sono riversati nelle corsie, dovendo attendere ore prima di essere visitati e nei peggiori dei casi lasciati in una barella a causa dei posti letto mancanti. Una delle cause principali di questi disservizi sono dovuti al precariato del personale sanitario, quali medici e infermieri assunti con contratti part time senza alcun tipo di certezza lavorativa nel lungo periodo. Bocciato oggi dai sindacati il provvedimento di riforma sanitaria voluta da Todde e Bartolazzi, in quanto considerata dai sindacati “Non utile al sistema”, nonostante il momento di grossa difficoltà riscontrata che mina il diritto alla salute dei sardi. La lista dei problemi non termina senza prima citare doverosamente l’inciviltà che sta spopolando nei quartieri più conosciuti della città, rendendola una vera e propria discarica a cielo aperto: a essere presi d’assalto sono strade, marciapiedi e monumenti storici. Tra le altre problematiche sopracitate, avanza anche la piaga della violenza, negli ultimi tempi Cagliari ha registrato un aumento di episodi, suscitando notevole preoccupazione tra residenti, commercianti e autorità locali. L’ultimo grave episodio, due mesi fa, il terribile pestaggio da parte di due giovanissimi ai danni di un padre di famiglia in via Mameli per un parcheggio, così le forze dell’ordine hanno provveduto ad intensificare i controlli al fine di contrastare la criminalità e garantire la sicurezza pubblica. Nonostante ciò la comunità continua a chiedere l’impegno da parte delle istituzioni affinchè Cagliari possa tornare ad essere la cittadina tranquilla di qualche tempo fa.