Cagliari, guerra sui tavolini alla Marina: “Abbiamo anche messo i vigilantes, fateci lavorare”

I residenti esasperati dal chiasso chiedono a don Lai di liberare piazza Santo Sepolcro da sedie e tavoli, ma i ristoratori non ci stanno. Massimo Mazzei: “Siamo in centro storico, sino alle 2:30 abbiamo clienti e riusciamo a tenere lontani certi ‘personaggi’. Dobbiamo tornare a incassare, non siamo colpevoli del caos”


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Un’estate 2020 condita da polemiche roventi più del solito sulla questione della “movida” a Cagliari, principalmente nel rione della Marina. L’ultimissima: i residenti del comitato “Rumore no grazie” hanno chiamato in causa don Marco Lai per i tanti tavolini piazzati da locali e ristoranti in piazza Santo Sepolcro: “Piazza trasformata in un bivacco, circolano alcol e droghe. Quello è un luogo sacro, viviamo nell’insonnia e nel tormento”. Apriti cielo: i ristoratori, dopo aver letto la notizia su Casteddu Online, sono subito partiti al contrattacco. Uno di loro, Massimo Mazzei, 50 anni, titolare dal 2011 di un ristorante di via Napoli, ha ottenuto il permesso a piazzare sedie e tavoli in piazza Santo Sepolcro: “Prima dei nostri tavolini la piazza era a rischio, soprattutto nei weekend. Il 13 giugno c’è stata una rissa tra tre giovani, io stesso ho chiamato i carabinieri. Abbiamo ogni sera due vigilantes privati che garantiscono la sicurezza e fungono da deterrente. I locali terminano di lavorare, nei fine settimana, alle 2:30. Cosa succeda dopo non lo sappiamo, anzi: ci sono i soliti gruppi di ragazzi che suonano bonghi e chitarre e bevono alcolici. Prima, però, la sicurezza è garantita”, afferma Mazzei. “Ogni anno è la stessa solfa, tutti danno la colpa a noi ristoratori. La verità è che arriviamo da mesi con zero incassi e, se non ritorniamo a guadagnare, quest’inverno saremo costretti a chiudere”.

Questioni di sopravvivenza economica da un lato, quindi, e questioni di “rumore” dall’altro: “Ma il rumore non è colpa di noi commercianti”, puntualizza Mazzei, “i nostri clienti sono tranquilli. Chiedo ai residenti di avere pazienza, i tavolini in piazza Santo Sepolcro saranno solo quest’estate. Se la piazza è chiassosa, ripeto, non è responsabilità nostra. Ho tanti amici che vivono nel centro storico e non si sono mai lamentati. In tutti i centri storici del mondo si vive così”.


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