Giornata della memoria a Cagliari, Zedda incontra gli studenti: “Bisogna costruire un futuro di pace e reagire, collettivamente, al primo accenno di malvagità”
“Questa mattina ho partecipato alle cerimonie per la Giornata della memoria, al Conservatorio Pierluigi da Palestrina e all’Istituto Azuni. Ho voluto rivolgermi in particolare ai giovani presenti: bisogna costruire un futuro di pace e reagire, collettivamente, al primo accenno di malvagità”.
Sono trascorsi 80 anni dalla tragedia della seconda guerra mondiale.
La Giornata della memoria è stata istituita, in Italia, “al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” (legge 20 luglio 2000, n° 21).
La Giornata, istituita a livello internazionale dall’Onu che nella Risoluzione 60/7 ribadisce: “l’Olocausto provocò l’uccisione di un terzo del popolo ebraico e di innumerevoli membri di altre minoranze. È un momento importante per riflettere e avere consapevolezza di ciò che è accaduto. Bisogna fare tesoro della storia e abbiamo il dovere di ricordare perché certi fatti non accadano più. Tanti, troppi conflitti caratterizzano ancora questo grande e complicato mondo, ma c’è anche tanta bellezza intorno a noi, da preservare e alimentare.
Nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau compare la scritta “il lavoro rende liberi”, ma milioni di persone venivano schiavizzate, torturate, sterminate nelle camere a gas e nei forni crematori. È la pace che rende veramente liberi gli essere umani”.