Cagliari, edicola chiusa dopo 18 anni: “Tutti leggono online, è folle lavorare 10 ore al giorno”

Addio all’ennesima rivendita di giornali, la Blu Ginevra di via dei Carbonari. Angelo Carroni, 44 anni, si è arreso: “Avevo anche la ricevitoria ma è inutile. Gli editori non mandano più nulla, le vendite andavano male. E la federazione edicolanti ragiona come 20 anni fa: pretendono che uno lavori settanta ore alla settimana per avere, magari, 1500 euro”


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Ha staccato l’insegna, ha ripulito i metri quadri interni e ha riconsegnato le chiavi al proprietario “al quale versavo meno di 500 euro al mese di affitto”, Angelo Carroni. Quarantaquattro anni, negli ultimi diciotto ha gestito l’edicola ricevitoria Blu Ginevra di via dei Carbonari, al confine tra Cagliari e Pirri. Sino a qualche anno fa era in coppia con la sua compagna, l’ultimo periodo l’ha trascorso ad attendere clienti in totale solitudine, senza nemmeno più un dipendente: “È una zona di persona anziane”, premette Carroni. “Il calo delle vendite dei quotidiani? Ha influito sino a un certo punto. Ormai tutti leggono le notizie online, ma il problema principale l’ho avuto con i fornitori. Gli editori, soprattutto, sanno che le vendite non vanno bene e ti fanno arrivare la merce contata”. Le schedine hanno retto al colpo, ma non è bastato: “Tenere aperta la ricevitoria equivale a tenere aperta anche l’edicola, la federazione degli edicolanti ragiona ancora come vent’anni fa. Il mondo è cambiato, nel frattempo, non si può chiedere a una persona di lavorare dieci ore al giorno”.
Un’altra insegna che scompare per sempre, quindi. “Non so se arriverà qualche nuovo negozio”, prosegue Carroni. Progetti per il futuro? “Non so ancora nulla, ho chiuso da poco e devo ancora organizzarmi”. Un fatto è certo: non tornerà più dietro un bancone a vendere quotidiani o riviste.


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