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È – politicamente parlando – una figlia d’arte: suo padre Giuseppe ha battagliato per anni alla Circoscizione 4 di San Benedetto ed è stato consigliere di maggioranza ai tempi di Massimo Zedda sindaco. Ora, e il detto sembra quasi calzare a pennello, tocca a lei: Giulia Andreozzi è una delle neo consigliere del centrosinistra in Comune. Gruppo politico dei Progressisti, lo stesso di Francesca Ghirra. La Andreozzi ha letto su Casteddu Online le interviste fatte ai neo assessori del centrodestra, e la bocciatura verso i vari “esordi” c’è tutta: “Sono preoccupata, si parla di piste ciclabili da togliere. Abbiamo fatto tanto per la mobilità sostenibile, non voglio rischiare di riavere la città invasa dalle automobili”, afferma decisa la Andreozzi. Un altro tema scottante è quello della sicurezza, il neo assessore della Lega che si occupa proprio di quel settore ha detto che “alcune zone di Cagliari non sono sicure”. L’esponente del centrosinistra quasi alza gli occhi al cielo per lo stupore: “Chi dice così mente, basta guardare i dati oggettivi. È un argomento che fa presa nell’opinione pubblica, di questi tempi, ma bisogna avere il coraggio di dire che non è vero”.
E, se Cagliari non è certo il peggior ghetto al mondo, c’è da ricordare che il neo assessore leghista alla Sicurezza ha individuato in piazza del Carmine una delle “aree calde” da “restituire alle famiglie”, pensiero inoltre condiviso dal sindaco Paolo Truzzu. La Andreozzi la pensa in maniera diametralmente opposta: “La piazza ha problemi legati alla gestione del fenomeno migratorio, è sempre stato emergenziale e mai gestito da parte del ministero e della prefettura. Gridare all’allarme non aiuta nessuno”, osserva, “io stessa la frequento tutti i giorni perchè vado al Tar, non ho mai avuto o notato problemi legati alla sicurezza”.