Cagliari, dopo tanti anni riparte il treno delle nuove case popolari

Ecco dove saranno realizzate, con l’obiettivo di non penalizzare nuovamente il territorio. Le decisioni della commissione Casa del Comune


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Check up sul pianeta casa a Cagliari. Il “medico” in questione è Davide Carta, capogruppo del Pd. Che traccia un responso, un’analisi tra luci e ombre, dalla quale però traspare un certo respiro sulla diagnosi e soprattutto sulla cura. “Mercoledì scorso si è riunita la commissione casa e politiche abitative del Comune di Cagliari per discutere la situazione dell’edilizia sociale pubblica, insieme all’assessore regionale ai lavori pubblici Paolo Maninchedda, al commissario di AREA Sergio Cocciu e all’assessore del comune Luisanna Marras. L’assessore regionale si è dichiarato da subito disponibile a partecipare e ad assumere impegni sulla materia. È stata riconosciuta la situazione di grande criticità che rappresenta la situazione abitativa di Cagliari a livello regionale. È nel capoluogo che c’è il maggior problema di edilizia pubblica. Ed è per questo che la Regione vuole impegnarsi concretamente a favore delle famiglie in maggiore difficoltà. Questi i temi affrontati:

1) Morosità degli occupanti di abitazioni a canone concordato del Comune e di AREA (via Corsica, via della Pineta e via Mafidano): creare un tavolo operativo tra Regione, AREA e Comune che da un lato provi a valutare le possibilità di ridurre i prezzi dei canoni di affitto rispetto al canone concordato, e dall’altro lato verifichi se sia possibile spostare negli alloggi ERP le famiglie con più gravi difficoltà, con uno scambio con altri assegnatari che superano il reddito per la permanenza nell’ERP. La commissione ha chiesto di attivare questo gruppo di lavoro immediatamente perché riguarda situazioni di sofferenza estrema.

2) Accordo di programma di S. Elia tra Comune, AREA e Regione, riattivato dopo anni di stallo a causa della passata gestione di AREA e con il massimo del supporto del comune per l’avvio degli interventi: sono stati già appaltati da AREA 5 milioni di euro per interventi attesi da anni sui complessi del Favero e delle Lame per manutenzione straordinaria, installazione ascensori, abbattimento barriere architettoniche, e tutti gli interventi necessari a restituire agibilità e decoro alle strutture interessate. I lavori partiranno a novembre. La Regione sta anche reperendo le risorse per ulteriori 5 milioni di euro per interventi sugli altri fabbricati di proprietà di AREA a S. Elia, mentre a brevissimo il comune avvierà i lavori sui suoi edifici ERP di S. Elia. Relativamente ai 37 milioni per l’attivazione di funzionalità e spazi comuni, per il quale sono state reperite le risorse necessarie, si è modificato il progetto originario per renderlo più armonico alle nuove strategie urbanistiche messe in campo dall’attuale amministrazione comunale: lungomare, parco verde di S. Elia che sarà realizzato su quell’enorme sterrato tra i palazzi di AREA e il lungomare, la nuova area per il mercatino domenicale.

4) Nuova edilizia ERP: qui sono emerse due esigenze: la prima è la necessità di mettere freno allo sfruttamento del suolo e quindi di pensare a nuove abitazioni usando beni immobili regionali e demaniali, e di cominciare a pensare anche al contributo di soggetti privati. La seconda esigenza è prendere atto che è preferibile demolire e ricostruire alcuni immobili esistenti a causa delle condizioni di grave ammaloramento delle strutture, trovando una soluzione temporanea per le famiglie che ora occupano alloggi irrecuperabili. Per quanto riguarda il Comune, martedì 13 ottobre è stato approvato un ordine del giorno (primo firmatario Davide Carta) con il quale i proventi dalla vendita della struttura di Pula ed un appartamento a Roma saranno destinati a nuova edilizia sociale.

5) La commissione casa non farà mancare il suo contributo, con diverse iniziative in atto: sollecitando l’avvio del tavolo di lavoro, definendo nuovi criteri operativi per la gestione del patrimonio ERP, proponendo una serie di emendamenti alla LR 13/89, la legge per le assegnazioni e la gestione degli alloggi ERP, anche con la definizione di una fascia separata per edilizia pubblica a canone concordato e con criteri di mobilità da edilizia pubblica a canone concordato a edilizia a canone sociale. Attivandosi immediatamente per capire quali edifici siano irrecuperabili e da demolire per una nuova edificazione e quali aree si potrebbero utilizzare per costruire gli alloggi temporanei”.


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