A Cagliari arrivano nuove disposizioni per i venditori ambulanti storici, meglio conosciuti dai cittadini come “i caddozzoni”. Il Comune ha introdotto un aumento dei canoni di occupazione del suolo pubblico, fino a sei volte in più rispetto agli importi precedenti e ha stabilito che i mezzi dovranno spostarsi obbligatoriamente ogni 18 ore. Le nuove norme puntano a regolamentare in modo più rigoroso la presenza dei camioncini nelle aree pubbliche della città. Le novità, tuttavia, hanno sollevato numerose reazioni, soprattutto sui social, dove è già bufera: in molti infatti, si sono espressi in difesa degli ambulanti, sottolineandone il valore culturale e affettivo. “Ma ci sono da quando ero giovane, sono un’istituzione per Cagliari, oltre che attirare ragazzi, turisti etc… perché accanirsi su di loro???” è uno dei commenti più ricorrenti. Altri utenti si soffermano sulle difficoltà economiche legate alla nuova normativa: “Cagliari, sempre peggio, vogliono far fallire chi ha voglia di lavorare e portare a casa la pagnotta, però danno l’ok per l’ennesimo centro commerciale o supermercato in una zona con il traffico già critico, incomprensibile”. L’attenzione mediatica si è fatta più intensa anche per la possibile revoca delle licenze in caso di mancato rispetto delle nuove regole. Alcuni ambulanti, infatti, posseggono mezzi privi di ruote, rendendo logisticamente difficile lo spostamento ogni 18 ore. Le reazioni non si sono fatte attendere. “Vergognoso. Dove stiamo arrivando?” scrive qualcuno, mentre altri si concentrano sull’identità cittadina: “I caddozzoni non si toccano!”. C’è anche chi legge nella manovra una tendenza più ampia: “L’obiettivo, come con le piste ciclabili, è distruggere i commercianti e ci riescono bene… ottimo lavoro”. Non manca chi teme una trasformazione profonda dell’identità urbana: “Vogliono trasformare Cagliari in una città per turisti ricchi, dei cagliaritani non interessa niente a nessuno. Lorsignori abitano nelle ZTL e sono tranquilli”. Altri commenti sottolineano la fatica quotidiana di chi lavora su strada: “Stanno portando la gente all’esasperazione. Oggi è dura portare la pagnotta a casa”, e ancora: “Come avete troncato le gambe a chi guadagna due soldi facendo il mercatino la domenica, ora ve la prendete coi paninari parcheggiati lì storicamente”. Numerosi cittadini propongono alternative: “Se volete veramente fare cassa… Multate chi parcheggia in doppia fila, chi parcheggia negli stalli per disabili, chi supera i limiti di velocità, chi guida con il cellulare in mano… ma questi poveri cristi… lasciateli in pace, non disturbano nessuno”. C’è anche chi propone una revisione graduale: “Il canone si può aumentare, ma gradualmente”, oppure ricorda il valore fiscale e sociale degli ambulanti: “Il Comune dovrebbe risolvere altri problemi e lasciare lavorare chi ha voglia e paga le tasse”. L’affetto per queste attività si percepisce in molte testimonianze: “Sono un’ISTITUZIONE”. “Manco i caddozzoni sapete salvaguardare, ormai fanno parte della storia di Cagliari e anche di quella zona”. E infine: “La serenità sul luogo di lavoro è fondamentale. Lasciateli lavorare. Passatevi una mano sulla coscienza”. Il dibattito è aperto, e il tema approderà presto anche in consiglio comunale. Intanto, in città e online, il confronto continua, tra richieste di chiarimenti, appelli alla mediazione e una forte attenzione al destino di una delle presenze più riconoscibili del tessuto urbano cagliaritano.