Il cimitero di San Michele continua a versare in uno stato di degrado da lasciare, quasi, sbigottiti, e non solo dentro tra tombe e cappelle familiari. Anche fuori, nelle stradine che costeggiano il camposanto, abbondano rifiuti e incuria. I privati, tanto sbandierati come soluzione dal Comune di Truzzu ormai due anni fa, non si sono mai fatti vivi. E il camposanto principale di Cagliari continua a restare in mano pubblica, con tutte le criticità che vengono denunciate, spesso, dagli stessi frequentatori dell’area.
Chi porta un fiore al proprio caro entra in lacrime ed esce ancora piangendo, dopo aver visto lo stato di abbandono di gran parte del cimitero: “Questa mattina mi sono recato a far visita al cimitero e ho trovato posto per parcheggiare l’auto nella stradina senza uscita che costeggia il muro di cinta. L’ immondizia è sempre stata presente in quest’area, grazie a quei personaggi che non hanno più scrupoli di nulla. Ma trovarsi residui di materiale edile, pneumatici e taniche con non si sa cosa dentro”, denuncia Riccardo Piras. “Poi, la novità. Decine di fogli, probabilmente residuo di qualche ufficio, con su nomi cognomi indirizzi, sparsi così al vento. E dentro, anche nella sezione dedicata ai caduti, le erbacce hanno ormai superato in altezza le lapidi”.
E dentro il camposanto si deve anche tenere conto di lavandini spariti, come testimoniano le tofo di Donatella D.: “Quando si deciderà l’amministrazione comunale a montare i lavandini e renderli utilizzabili?”.