Cagliari, assalto alla stazione per i tamponi gratuiti: “Il green pass ci serve per lavorare”

Coda sin dal parcheggio per sottoporsi al test, gratis, fatto dalla Croce Rossa e finanziato dal Comune, in piazza Matteotti. In attesa tanti non vaccinati ma, anche, chi ha ricevuto la prima dose e attende ancora il certificato verde: “Meglio farlo qui che, a pagamento, in farmacia”. GUARDATE il VIDEO


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Un pienone in piena regola, un “assalto calmo”: centinaia di persone in fila alla stazione dei treni di piazza Matteotti a Cagliari nel primo giorno con i tamponi gratis messi a disposizione dalla Croce Rossa grazie allo stanziamento di 50mila euro del Comune. Nel primo vero giorno lavorativo (dopo l’antipasto di venerdì), in tanti, non vaccinati, si sono messi in fila sin dal parcheggio esterno per sottoporsi al test gratuito. Per tutti la modalità è identica: registrazione, foglio con l’orario nel quale fare il tampone e, poi, l’attesa. Più o meno lunga. Alle otto del mattino la fila è già bella lunga: in coda tanti lavoratori che hanno già avvisato che faranno tardi in ufficio o in azienda. Ma c’è anche chi, dopo la prima dose fatta, racconta di non aver ancora ricevuto il green pass e, quindi, di dover dimostrare la sua negatività al Covid tramite il test antigenico. Gli infermieri e i medici della Croce Rossa fanno il possibile per essere rapidi, poco prima delle dieci sono già 105 i test effettuati. Sicuramente, il tetto dei 250 tamponi giornalieri, alle 14, sarà abbondantemente superato.
E, tra chi è in fila, le motivazioni che l’hanno portato a fare il tampone sono in qualche caso simili. Ma ci sono delle eccezioni: “Faccio il magazziniere, vaccino fatto sette giorni fa per poter lavorare ma il green pass non mi è ancora arrivato”, racconta Valter Sollai, 62enne di Monserrato. “Senza la certificazione verde non posso lavorare, penso che dovrò tornare anche tra due giorni, sino a quando non mi verrà attivato il green pass”. No netto al vaccino, invece, per Andrea Loi, 50 anni, lavoratore al mercato ittico di via Po a Cagliari: “Sono diabetico e ho altre patologie, il mio medico e il diabetologo mi hanno raccomandato il vaccino ma non mi fido. Mi farò rompere il naso sino a dicembre, sono assicurato e corro il rischio che mi blocchino i pagamenti”, spiega. Solo tamponi e niente vaccino anche per Giuseppe Prasciolu, funzionario regionale di 65 anni: “Già fatto giovedì a pagamento, oggi gratis. Non sono un no vax, ho sempre fatto tutti i vaccini ma di questo non mi fido. A febbraio andrò in pensione, mi secca dover pagare a fine carriera per andare a lavorare”. E scatta anche il plauso per la scelta fatta dal sindaco Paolo Truzzu di mettere soldi per garantire i tamponi a costo zero: “Sono contentissimo, sono anche della sua stessa parte politica”.


In questo articolo: