“Cagliari, all’Oncologico operazioni bloccate all’improvviso: pazienti e medici stremati”

Tante ore di attesa, poi lo stop: sempre più caos in uno degli ospedali cagliaritani. La denuncia di Silvia Cabras: “Io e altre 3 signore dovevamo essere operate, una era venuta fin da Masua per la terza volta”


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La sanità sarda è nell’occhio del ciclone: medici che scioperano “per tutelare i pazienti”, e i pazienti, a quanto pare, sono d’accordo sulla confusione che regna negli ospedali cagliaritani e sardi. Silvia Cabras, 35 anni di Sestu, una mamma affetta dalla gastroenterite eosinofila, aveva raccontato la sua storia a Cagliari Online. Adesso, un nuovo capitolo del suo calvario, ma anche di quello di altre tre pazienti. Ecco la sua lettera-denuncia.
 “Ieri io ero di intervento, ma sono di nuovo a casa. La sala operatoria, l’unica, è stata disponibile solo dopo le 11, solitamente gli interventi cominciano alle 8:30. Eravamo 4 operande, a parte la gravitá del primo intervento che ha richiesto ai medici molto piú tempo, tutte le altre sono tornate a casa, una signora di Masua era la terza volta che cercava di essere operata, ma per l’ennesima volta è stata mandata a casa. I medici sono disperati, perchè non riescono a fare il proprio lavoro. La cosa destabilizzante è che ogni volta i pazienti devono subire la preparazione farmacologica abbastanza pesante per poi venire a conoscenza dopo ore di attesa che non ci si potrá pure operare. A parte i digiuni e l’ansia del dover ricominciare tutto daccapo un altro giorno, sperando che la prossima sia la volta buona. Non c’è che dire, i pazienti in Sardegna sono proprio abbandonati e chi ha pluripatologie come me ne soffre ancor di piú”.


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