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Spazzatura che trabocca nelle strade, fuori dai “cassonetti” che si possono aprire solo con l’ecocard, per la gioia di piccioni, gabbiani e topi. E per la disperazione e la rabbia di commercianti e ristoratori. Eccola, la clamorosa protesta a ridosso dell’estate 2020 da parte del Consorzio del centro storico, realtà che ingloba, da tanti anni, quasi tutti i titolari di attività commerciali della Marina: “Qui non si tratta solo di condannare l’inciviltà di taluni incuranti della pulizia, del decoro urbano e del rispetto delle persone, qui parliamo di carenza nello svolgimento di un servizio pubblico essenziale: la pulizia delle strade. Si è spesso puntato il dito sulla condizione dei rioni storici della città di Cagliari, ma queste immagini, come tante altre documentate in questi mesi, testimoniano il fatto che il problema è ben più esteso. Questa immondezza giace e si accumula ormai da giorni, anche dopo aver segnalato l’inadempienza alle autorità competenti”.
“Non vogliamo abituarci a un contesto in cui la sporcizia e la trascuratezza acuiscono il degrado urbano, perché diverrebbe anche sociale. Peraltro i contribuenti versano annualmente tributi onerosi proprio perché il sistema di prevenzione e la salvaguardia dell’ambiente possano essere garantiti. La cittadinanza residente e i turisti meritano risposte concrete”.