
Ha un nome l’aggressore che, la notte dello scorso 22 dicembre 2019, ha sferrato una coltellata a un ventottenne davanti alla discoteca “Room” di via Newton. Simone Picciau, classe 1992, pregiudicato, è stato arrestato dalla polizia: è lui ad aver cercato di uccidere un suo amico. I due, dopo aver trascorso qualche ora a Selargius, hanno raggiunto il locale. Lì, verso le cinque, il primo diverbio, placato dall’intervento di alcuni lavoratori della discoteca. Poi, i due sono usciti fuori, e Picciau ha tirato fuori dalla tasca un coltello: la lama, dopo essersi conficcata nell’intestino dell’amico, si è fermata a pochi millimetri dall’aorta. L’aggressore è poi fuggito, ma è stato incastrato dai filmati delle telecamere di sorveglianza esterne del “Room”. Dopo oltre un mese di indagini, i poliziotti sono riusciti a rintracciarlo: il 28enne si trova rinchiuso nel carcere di Uta per il reato di tentato omicidio. A svolgere le indagini sono stati gli uomini della squadra mobile, agli ordini del dirigente Roberto Pititto.
Non è stato facilissimo arrivare a Picciau. L’amico rimasto gravemente ferito (gli sono stati dati 25 giorni di cure), infatti, non ha fatto il suo nome agli agenti, anzi: quando gli investigatori l’hanno ascoltato, ha fornito una testimonianza con la quale ha tentato di fargli prendere una strada sbagliata. Ma, alla fine, il responsabile è stato rintracciato e arrestato.