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Prostituzione in città, è ancora allarme: un quadrilatero compreso tra viale Elmas, Viale Umberto Ticca, viale Monastir, Santa Gilla, Via Po, Viale Trieste e zone attigue. Le polemiche tra i residenti contro le lucciole che continuano indisturbate a lavorare sia di giorno che di notte non si stemperano nemmeno dopo decine di interrogazioni tra i politici di turno, esposti e denunce; effettuando un giro tra le zone “calde” di Cagliari, non è difficile scorgere clienti e prostitute intenti a “mercanteggiare il sesso last minute”. Nonostante i recenti fatti di cronaca tra aggressioni alle stesse lucciole e frequentatori, scippi e rapine, ogni angolo periferico e non solo è meta abituale di chi cerca sesso e di chi lo offre: banconote da 20 euro fino a 50 con una prestazione di un quarto d’ora, in strada. E’ allarme insomma, un fenomeno che a quanto pare è difficile arginare, sebbene tra le lucciole la maggior parte di loro vive ed opera in clandestinità.
MACCHIAREDDU. Nei giorni scorsi invece, si era delineato un nuovo fenomeno, ovvero la presenza di almeno due o tre ragazze dell’est al lavoro nella zona industriale. Caso isolato e quasi subito scongiurato e risolto, anche dopo la presa di posizione del sindaco di Capoterra, Francesco Dessì che si era adoperato per risolvere la vergognosa vicenda sostenuta da numerose segnalazioni di protesta, sia dei lavoratori che delle aziende operanti nella zona.
I CONTROLLI. Se da un lato il fenomeno appare allarmante, non bisogna disconoscere anche il diretto interessamento delle forze dell’ordine. In particolare, il numero di mezzi ed operatori (tra polizia e le altre unità di prevenzione del crimine) non è da trascurare: «Con l’arrivo del nuovo questore, Dott. Gagliardi – osserva Luca Agati del SAP, sindacato autonomo di Polizia – ci sono state delle novità esponenziali, da 1-2 a 3-4 volanti per turno al calar della notte. Cifre davvero ragguardevoli in rapporto al numero dei cittadini e a ciò che accade in città. Di giorno riusciamo ad oggi ad arrivare anche a picchi di 7 auto. Aggiungiamo i reparti prevenzione che però sono d’ausilio in maniera sporadica avendo competenza regionale. E’ aumentato il controllo delle strade in città soprattutto, dati reali ed assolutamente verificabili. Ma sul problema prostituzione come quello dei migranti, ci vorrebbe senza dubbio un rinforzo alle unità esistenti perché gli argomenti sono tanti ed i colleghi non abbastanza per contrastare dinamiche criminali così importanti e di fatto fastidiose per il cittadino che le subisce». (Alessandro Congia Castedduonline.it)