Assistenza ad anziani e disabili a Monserrato confermata: “Vanno avanti i progetti del Plus 21”

Confermata la prosecuzione dei servizi legati al Plus 21 a Monserrato: Il sindaco Tomaso Locci e l’assessora Tiziana Mori rassicurano i cittadini dopo i dubbi dell’opposizione


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Confermata la prosecuzione dei servizi legati al Plus 21 a Monserrato: Il sindaco Tomaso Locci e l’assessora Tiziana Mori rassicurano i cittadini. I consiglieri di minoranza Andrea Zucca e Valentina Picciau ieri durante il consiglio comunale hanno presentato una interpellanza per esporre le preoccupazioni riguardo le dimissioni del Comune di Settimo San Pietro dal ruolo di ente capofila. 
Il Plus 21, Concepito con la L.R. 23/05, è nato per realizzare l’integrazione tra sociale e sanitario e la promozione del principio di sussidiarietà tra persone, famiglie, enti pubblici e soggetti privati, e si occupa di importantissimi servizi e nello specifico di: Infanzia, Adolescenza e Famiglia; Anziani e Famiglia; Disabilità e Famiglia; Salute mentale e Famiglia; Dipendenza e Famiglia.
Nel territorio di Monserrato, il più popoloso dopo Selargius alla pari di quello di Sestu dei comuni del Plus 21, ci sono numerosi bambini, ragazzi, adulti e anziani, affetti da disabilità gravi e non, che beneficiano dei servizi di assistenza domiciliare integrata, del servizio educativo territoriale, dell’educativa scolastica specialistica.
Il PLUS negli anni ha promosso iniziative di spessore con una buona ricaduta territoriale, dovuta ad una programmazione e una progettazione concordata e condivisa dai Comuni ad esso afferenti.
“Durante quest’anno – spiegano Zucca e Picciau – è stata presentata una unica proposta per riorganizzare l’ambito territoriale di competenza, non da parte del comune di Monserrato, in merito al superamento del problema.
Rilevato che i numerosi servizi gestiti dal Plus 21 rischiano di essere interrotti e non è concepibile causare una instabilità a tutte le famiglie che beneficiano di tali servizi.
Visto che risulta che il comune ad oggi non solo non ha proposto soluzioni alla risoluzione del problema, ma anzi, solo nell’ultimo incontro coi gli altri comuni il sindaco di Monserrato si è detto contrario all’unica soluzione esistente, non dando come suo solito una controproposta attuabile”.
“I cittadini sono stati rassicurati da entrambi sulla prosecuzione di tutti i servizi gestiti in forma associata con il Plus 21 – comunicano il sindaco Locci e l’assessora Mori – ricordando che per disposizioni di legge, quando un Comune capofila dà le dimissioni, interviene la Regione Sardegna per nominare un Commissario che si farà carico della gestione dei servizi ordinari, consentendone la prosecuzione”.
Nello specifico, il sindaco Locci evidenzia la proposta avanzata e condivisa con altri Sindaci di Comuni afferenti al Plus 21, consistente nel riprendere in mano la riforma degli ambiti Plus rimasta inattuata, e quindi rendere operativi gli ATO (Ambiti territoriali ottimali) previsti dalla Legge regionale 2/2016 consentendo perciò con una modifica normativa che modifichi gli ambiti territoriali attuali dei Plus e consenta, ad esempio alla Città metropolitana di Cagliari di divenire l’organo pubblico che coordini gli attuali PLUS (quanto meno il Plus 21 in oggetto), sgravando i Comuni del carico e della mole burocratica che rende gravoso l’operare del capofila.
Invece, l’assessora Mori, dopo aver esposto la normativa in materia, si sofferma spiegando il tipo di Plus a cui appartiene attualmente il Comune di Monserrato (forma associativa convenzionale) e spiega nel dettaglio il parere difforme reso in Conferenza di servizi alla proposta del Comune capofila di proposta di nuova gestione del Plus 21 ma attraverso la costituzione di un’azienda speciale (già evidenziato da un intervento precedente del Sindaco Locci) motivando la decisione come segue: la proposta oggetto di valutazione durante le varie riunioni dei Comuni aderenti al Plus 21 (Settimo San Pietro, Sestu, Selargius, Quartucciu, Monastir, Nuraminis, Ussana e Monserrato) prevedeva un’organigramma con posizioni apicali di diverso livello, CDA, revisori contabili, Direttore, etc etc e avrebbe costituito costi ulteriori al Comune di Monserrato, in un settore, come il Sociale che invece ha necessità di un programmazione ben dettagliata e rigorosa vista l’utenza a cui ci si rivolge, e non tendente alla creazione di un sorta di carrozzone da sostenere con soldi pubblici.
In entrambi gli interventi, il Sindaco Locci e l’Assessora Mori evidenziano che vi sono in corso interlocuzioni con la Regione e anche con la Città Metropolitana per cui si confida nel trovare una soluzione gestionale più snella e rispondente ai fini sociali inerenti il Welfare territoriale.


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