Un caso davvero terribile di malasanità accaduto al Policlinico Umberto I di Roma. A riportare la vicenda è il Corriere della Sera. Un uomo di 35 anni sceglie la Clinica odontoiatrica dell’ospedale per rimuovere un dente del giudizio e una cisti. Come ogni intervento di questo tipo, viene effettuata una biopsia e la diagnosi è di quelle davvero sconfortanti: si tratta di un tumore maligno ed è necessario rimuovere la mandibola. L’operazione viene effettuata a luglio 2024 ma non va esattamente come avrebbe dovuto: il 35enne infatti riscontra una paresi facciale sul lato destro, oltre a dolori lancinanti. All’arrivo del referto post intervento, che risulta negativo, il giovane paziente non si accontenta della spiegazione dei medici del policlinico romano, secondo i quali il risultato è dovuto alla tempestività con cui è stato effettuato l’intervento che ha evitato la diffusione del tumore.
Decide quindi di rivolgersi al laboratorio dell’università Cattolica, e l’esito ha dell’assurdo: il Dna esaminato non è quello del 35enne. Uno scambio di biopsie, dunque, costato carissimo all’uomo. Il paziente ha sporto denuncia contro il policlinico romano per lesioni gravi, e intende chiarire fino in fondo questo terribile errore. Sulla vicenda indaga il pm Eleonora Fini.