Aspal e Marcello Cadeddu, nessuna irregolarità nella carriera

Aspal e Marcello Cadeddu, nessuna irregolarità nella carriera


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Qualche anno fa apparve sulle pagine di questo giornale un articolo nel quale si diede erroneamente la notizia che il dott. Marcello Cadeddu, funzionario dell’allora Agenzia regionale per il lavoro ed ex candidato alle regionali nelle liste di SEL, sarebbe stato assunto dall’Agenzia per ragioni politiche e sempre per tali ragioni avrebbe avuto un avanzamento di carriera. Contribuiva a questo equivoco il titolo dell’articolo, che recitava testualmente “Agenzia regionale del lavoro, parenti dei politici e supercarriere” e qualche passaggio dove si sottolineava il fatto che il numero degli attivisti di SEL assunti al Comune di Cagliari e alla Regione fossero in numero superiore a quanto i risultati delle urne lasciassero supporre, e che di quelli dell’Agenzia per il lavoro si conoscessero anche i nomi e i cognomi.
Con un successivo approfondimento effettuato anche sulla scorta delle precisazioni fornite dallo stesso dott. Cadeddu, si rilevava invece che la sua assunzione da parte dell’Agenzia risaliva a molti anni prima della nascita di SEL e del suo impegno nella politica attiva e che quella definita come una “fulminante quanto meritata” carriera, ovvero un incarico di supporto diretto al Direttore generale Massimo Temussi, in verità non era “fulminante” considerata l’anzianità di servizio e neppure poteva trattarsi di un avanzamento di carriera, visto che passava a incarico di minor responsabilità – e con una indennità monetaria inferiore – rispetto a quello ricoperto in precedenza.
Oggi il dott. Cadeddu è uno stimato dirigente a termine dell’ASPAL, Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, la struttura che gestisce i centri per l’impiego della Sardegna. Sotto la direzione del dott. Temussi, il dott. Cadeddu ha contribuito a realizzare alcune esperienze che hanno portata l’ASPAL a essere una delle Agenzie più apprezzate a livello nazionale, come per esempio l’istituzione dei job account, operatori regionali che escono dai loro uffici e incontrano gli imprenditori presso le loro imprese per rilevare bisogni occupazionali e formativi e presentare i diversi strumenti che possono essere loro utili, caso finora unico in Italia.
Ci scusiamo per l’equivoco con i diretti interessati.


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