Antitrust, Cappellacci (FI): “Sardegna ostaggio del sistema Tirrenia”


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 “Bene l’apertura di un’istruttoria per accertare e, nel caso, sanzionare un abuso di posizione dominante da parte di CIN e Moby”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia Sardegna. “Sul piano politico – prosegue l’esponente azzurro- rileviamo che il “sistema Tirrenia”, come conosciuto dai sardi, continua ed è, oggi come ieri, un freno allo sviluppo della nostra terra.

In due anni – evidenzia Cappellacci-, nonostante l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale del giugno 2014 dopo una nostra mozione, che impegnava l’esecutivo ad avviare un costante monitoraggio delle tariffe dei collegamenti marittimi da e per la Sardegna, a segnalare alle autorità competenti eventuali aumenti patologici ed altre anomalie che dovessero avere dei profili di illegittimità, a contrastare nelle sedi opportune ogni iniziativa ispirata a instaurare nel settore una situazione di monopolio o di cartello, a proseguire la rivendicazione al fine di individuare percorsi per attribuire nuovi e ulteriori strumenti politici e di governo agli indirizzi in materia, non ha fatto nulla. Anche la storica sentenza della Corte Costituzionale che, su ricorso vittorioso della Giunta di centrodestra, ha sancito che la Sardegna non può essere estromessa dalle decisioni in materia di trasporti marittimi non è stata per niente utilizzata dalla Giunta Pigliaru, che ha accettato supinamente piccoli aggiustamenti della convenzione in cui risultano evidenti i vantaggi per gli armatori mentre sfuggono del tutto quelli per i passeggeri e per la Sardegna. Ecco perché le sanzioni, laddove vi fossero non basterebbero, ma occorre sgombrare il campo da un sistema che non funziona. Poiché questo aspetto riguarda la politica, speriamo che il faro dell’antitrust sia anche una sveglia per un presidente che non vede, non sente, non parla”.