Andrea, pastore di Sant’Andrea Frius: “Latte rumeno spacciato per sardo, stiamo facendo la fame”


Condividi su

Ha vuotato la cisterna anche lui, in segno di protesta, per un “dramma” – quello del prezzo del latte – che lo colpisce in pieno “da tre anni. Trecentoquaranta litri, pari al lavoro di una giornata. Hanno prima abbassato il pagamento a sessanta centesimi al litro, poi l’hanno portato a ottantacinque e poi, di nuovo, a sessanta”. Andrea Casu, 50enne di Sant’Andrea Frius, è a capo di una piccola azienda che produce latte. Insieme ad un aiutante cercano, ormai, di sbarcare il lunario: “Vivo grazie ai 1300 euro al mese di mia moglie che fa l’insegnante, mio figlio ha diciotto anni e studia, non ho potuto nemmeno pagargli una piccola vacanza in Spagna”. E, oltre a ciò, tante altre e dolorose rinunce.
“Il latte lo fanno arrivare dalla Bulgaria e dalla Romania, spacciandolo per sardo. Prima, quando la quota era fissata a ottantacinque centesimi, rientravo a malapena nelle spese. Adesso non più, non posso nemmeno acquistare un trattore nuovo. Pigliaru e tutti i politici regionali ci hanno abbandonato, faccio i salti mortali per pagarmi il mutuo della casa che finirà solo tra nove anni”.