Nuova perizia psichiatrica per Alessia Pifferi, condannata in primo grado alla pena dell’ergastolo per la morta della figlia di un anno e mezzo Diana, morta di stenti dopo 6 giorni da sola a casa. Saranno esaminati i disegni che la 40enne fece da bambina e il Blacky pictures test, vignette che si utilizzano per capire la personalità dei più piccoli e se hanno subito abusi.
Un caso che ha fatto e continua a far discutere: “Vorrebbe andare al cimitero a trovarla nell’anniversario della morte – ha spiegato il suo difensore, l’avvocata Alessia Pontenani – ma non ha ottenuto l’autorizzazione. Probabilmente andrò a portare un pensiero al cimitero al suo posto. Oggi non abbiamo parlato di sua figlia, ha solo espresso fastidio nel vedere che sua sorella indossava in aula la t-shirt con la foto di Diana. Questa è stata una tragedia per tutti, che ha distrutto una famiglia che forse aveva già problemi alla base. Alessia sta bene, compatibilmente con il carcere, e vedremo quali saranno gli esiti della perizia”.
I periti avranno tempo fino al 27 agosto per depositare la relazione con le loro conclusione.