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Si tratta, in generale, di clienti con oltre cinque bollette da pagare e debiti per diverse migliaia di euro. Sono circa mille posizioni che Abbanoa ha deciso di far rientrare nella nuova campagna di lotta ai plurievasori dell’acqua e che, avvisati a mezzo stampa e sul sito Abbanoa (con pubblicazione elenco completo utenze), rientreranno nelle procedure di slaccio del servizio.
Si tratta infatti di morosi recidivi con fatture mai saldate e innumerevoli solleciti fatti cadere nel vuoto. Rappresentano meno dello 0,2 per cento degli oltre 700mila clienti di Abbanoa ma hanno procurato all’azienda mancati incassi per oltre 6 milioni di euro: un danno per il corretto funzionamento del Servizio idrico integrato e una beffa per la stragrande maggioranza dei clienti che invece paga regolarmente i propri consumi. Fra le categorie più puntali nei pagamenti ci sono i pensionati mentre tra i plurimorosi figurano, come già si era verificato lo scorso anno, anche resort, condomini di lusso e villaggi vacanze.
La sospensione dell’erogazione dell’acqua non è l’effetto immediato al mancato pagamento di una bolletta, ma la conseguenza del protrarsi nel tempo di un atteggiamento elusivo delle regole e del servizio che, al contrario, vengono rispettati da 8 sardi su 10. E’ per questo che ai morosi recidivi nelle prossime settimane verrà sospesa l’erogazione idrica, un’azione mirata e ampiamente documentata che si inserisce nel progressivo riordino e certificazione che Abbanoa sta portando avanti a garanzia di chi regolarmente paga il servizio.
Proprio il fatto che l’acqua sia un bene primario – a prescindere dal processo di industrializzazione che in Sardegna richiede fatica e costi enormi (il solo fatto di prendere l’acqua dagli invasi e potabilizzarla ha un costo di energia di circa 50 milioni di euro, 1/4 circa rispetto a quanto incassa Abbanoa) – ha spinto il gestore del servizio idrico integrato a dare congruo preavviso all’utente con tutti i mezzi a disposizione: non solo quelli previsti dal Regolamento, quindi i solleciti di pagamento, ma anche un avviso pubblicato domani sui due principali giornali dell’Isola e l’elenco completo delle utenze in slaccio consultabile, sempre da domani, sul sito Abbanoa.
La proposta: un Fondo di solidarietà per le povertà estreme”
Resta poi il tema di chi non ha risorse sufficienti per far fronte al pagamento delle bollette. A coloro che si trovano in difficoltà vengono infatti proposte diverse soluzioni: dalle tariffe agevolate per le famiglie a basso reddito ai lunghi piani di rateizzazione, passando per il servizio di conciliazione e di recupero crediti. Non solo. Abbanoa ha da tempo proposto ad Egas, Ente di governo d’Ambito della Sardegna, l’istituzione di un “Fondo per le povertà estreme” che possa andare quanto più possibile incontro alle esigenze di chi, in condizioni socio-economiche estremamente gravi (ovviamente certificate al gestore), non è in condizione di far fronte al pagamento dell’utenza idrica. Si tratterebbe di un grande aiuto per le famiglie che gravano in condizioni economiche sfavorevoli.