Addio ai traghetti Cagliari-Civitavecchia, per le compagnie non è abbastanza conveniente

Altro clamoroso passo indietro nei trasporti per la Sardegna, ormai precipitata in una situazione da terzo mondo.


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Quasi impossibile crederci, eppure è vero: da marzo la tratta in nave Civitavecchia – Cagliari rischia di scomparire per sempre. Zero partenze, zero arrivi, nessuna possibilità di spostarsi via mare oltre Tirreno se non raggiungendo Olbia. E così, dopo la riduzione delle partenze a soli tre giorni a settimana invece che sette, dopo che l’intero mandato dell’ex assessore leghista Giorgio Todde era stato concentrato sul garantire lo scalo ad Arbatax, lui è della zona, dopo le dichiarazioni e i proclami, la Sardegna scivola ancora un po’ in una situazione da terzo mondo. Si tratta molto più che di un’ipotesi e molto più di una minaccia: basta provare a prenotare un viaggio sulla Cagliari Civitavecchia, per esempio a Pasqua, e vedrete che non avrete alcuna possibilità di farlo. Il motivo è semplice: la tratta non è conveniente per le compagnie di navigazione.

Dunque mentre il nuovo Frecciarossa coprirà in 2 ore e 45 minuti la distanza fra Roma e Milano, annuncio e grancasse per un servizio che faciliterà la vita sempre più a chi già può agevolmente muoversi sul territorio nazionale, l’isola è sempre più destinata a essere una colonia per vacanzieri di quasi lusso, senza altri diritti se non quelli che soddisfano i turisti. Con una ferrovia che grida vergogna e vendetta ma per cui nessuno, o quasi, protesta.

La Regione? Non pervenuta.


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