Acqua non potabile, class action contro Abbanoa a Porto Torres

Il tribunale di Cagliari dichiara ammissibile la class action contro il gestore idrico.


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Grande soddisfazione esprimono Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna, Alba Rosa Galleri, presidente dell’associazione Civiltà è Progresso, e gli avvocati Franco Dore e Teresa Siciliano per il pronunciamento del Tribunale di Cagliari che ha dichiarato AMMISSIBILE l’azione di classe proposta dalle due associazioni “essendo risultata la sussistenza di tutti i requisiti richiesti…e, in particolare, quello della omogeneità dei diritti dedotti a fondamento della stessa e della non manifesta infondatezza”.

Il Tribunale ha accolto tutte le richieste presentate dai rappresentanti dei consumatori e dai singoli utenti che hanno presentato l’azione di classe e ha contestualmente respinto le osservazioni presentate da ABBANOA a sua discolpa.

Ora si apre la seconda fase, che consiste nella “pubblicità prevista dall’art. 140-bis comma 9 del cod. consumo, da effettuare entro il termine del 15 maggio 2017” in modo da dare la possibilità agli utenti potenzialmente interessati di aderire alla class action entro i successivi 90 giorni (13 agosto 2017).

Dal momento della pubblicazione dell’atto a termini di legge, potranno infatti aderire alla class action:

–        “tutti i titolari di utenze idriche ABBANOA nel territorio di Porto Torres che nel periodo dal 27 novembre 2009 al 21 ottobre 2015 abbiano subito l’inadeguatezza del servizio idrico, per non aver garantito il gestore la fornitura di acqua inodore, insapore e incolore, oltre che conforme ai parametri specificamente indicati dalle disposizioni volte alla salvaguardia della salute umana, e che in considerazione del lamentato inadempimento intendano richiedere il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito”;

–        tutti gli utenti che in quel periodo “non abbiano potuto utilizzare l’acqua per tutte le tipologie di uso umano, in una o più occasioni”;

–        coloro i quali “abbiano subito l’inadempimento indicato nel punto 2 che precede nella sua gravità intermedia, e cioè che in una o più occasioni non abbiano potuto utilizzare l’acqua per bere e per cucinare;

–        coloro i quali “abbiano subito l’inadempimento indicato nel punto 2 che precede nella sua minima gravità, e cioè che in una o più occasioni non abbiano potuto utilizzare l’acqua unicamente per bere”.

Una prima battaglia vinta dunque, anche se la guerra è ancora aperta, ma, sulla base di questi pronunciamenti, esistono fondati elementi per sperare in una definitiva vittoria contro un gestore idrico che ha finora mostrato di non tener in debito conto i diritti degli utenti.

Questo pronunciamento apre ora la strada alle azioni di classe in tutte quelle comunità, e sono tantissime, che hanno patito lo stesso grave disservizio nel corso della gestione ABBANOA.

  


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