“Abbiamo finito la fornitura delle cannule per l’insulina, se qualcuno ne ha in più ci aiuti”

L’appello viene lanciato da Veronica Garau di Capoterra, mamma di Gaia, 3 anni, diabetica dall’età di un anno.


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“Abbiamo finito la fornitura delle cannule per l’insulina, se qualcuno ne ha in più ci aiuti”. 
L’appello viene lanciato da Veronica Garau di Capoterra, mamma di Gaia, 3 anni, diabetica dall’età di un anno:
“Noi non chiediamo chissà che cosa, vogliamo solo avere l’attrezzatura che ci serve ma, soprattutto, che ci spetta per curare i nostri figli”.
La Asl assicura la scorta delle cannule per 50 settimane all’anno (Medtronic MiniMed Mio Advance) e “tengono conto del fatto che una bambina cambi la cannula ogni tre giorni. Ma questo non avviene. Secondo l’azienda produttrice dovrebbe cambiarla a giorni alterni ma c’è purtroppo la necessità di sostituirla anche tutti i giorni perché, ad un certo punto, si bloccano, si tappano. Io me ne accorgo perché la bimba va in iperglicemia, il valore sale a oltre 400, e la situazione ovviamente è pesante. La cannula va inserita nella pancia dove c’è un sensore collegato al micro dove passa l’insulina e questo consente di evitare di pungerla una ventina di volte al giorno. La bambina, con le penne è, tra l’altro, ingestibile. Anche i sensori, in teoria dovrebbero avere una durata di 7 giorni ma al massimo  durano 3/4 giorni. Costano 90 euro l’uno e una persona non si può permettere di affrontare una spesa così onerosa. Chiamo in assistenza, mi faccio restituire i sensori, però sono sempre sotto: spesso mi mancano. In questo caso il diabetologo mi rilascia la richiesta, io invio tutta la documentazione a chi di competenza a Decimomannu che inoltra la comunicazione alla Fiera di Cagliari, dove è presente la farmacia territoriale. 
Un iter non indifferente, anche perché bisogna prendere l’appuntamento e non è sempre semplice. Insomma, un delirio, una lotta continua perché sembra che si stia elemosinando un qualcosa che spetta di diritto. Cerco le scorte anche attraverso il mio referente che deve razionarle per altri pazienti.
Io sto chiedendo un qualcosa che serve per mia figlia e in questa situazione ci sono tantissime altre mamme”. 


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