“Abbanoa continua a slacciare l’acqua ai sardi, basta minacce”

Adiconsum all’attacco contro la campagna di slacci idrici nei confronti degli utenti morosi


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In relazione alla ormai consueta ed inarrestabile campagna di slacci che ABBANOA continua a praticare, ADICONSUM non può esimersi dal denunciare “l’abusiva condotta tenuta dalla stessa che, imperterrita, persiste nell’ignorare l’obbligo giuridico, in rapporto alle “utenze condominiali” di salvaguardare i diritti dei condomini in regola con i pagamenti. Questo diritto trova fondamento nell’art. 63 delle disposizioni di attuazione del codice civile ed ha trovato riconoscimento nelle ordinanze rese dal Tribunale di Nuoro all’esito di giudizio di inibitoria promosso dall’ADICONSUM il quale ha affermato – ma in tal senso si era anche pronunciato il Tribunale di Sassari – che ABBANOA prima di escutere il patrimonio del condomino in regola con i pagamenti deve escutere il patrimonio dei morosi e che questa regola vale non solo in tema di pagamento ma anche in tema di “slacci“.

Entrambi i Tribunali hanno, quindi, riconosciuto quello che giuridicamente si chiama il beneficio di preventiva escussione.

Il Tribunale di Nuoro così si è espresso: ” Questi principi, se operanti in sede esecutiva, devono a fortiori ritenersi applicabili nel caso di eccezione di inadempimento e sospensione del servizio idrico”.

La minaccia di slaccio del servizio, infatti, incide in modo altrettanto invasivo sulla sfera giuridica del condomino, considerando l’impossibilità per l’utente di usufruire di un bene della vita fondamentale.

Per queste ragioni, pare fonte di un grave squilibrio contrattuale la possibilità per ABBANOA di avvalersi di uno strumento di coercizione in grado di incidere sulla sfera individuale del condomino virtuoso, senza dover previamente opporre l’eccezione di inadempimento nei confronti del condomino moroso ed in ogni caso pare fonte di squilibrio la clausola che permette al gestore di imporre lo slaccio dell’utenza all’intero condominio, impedendo la fruizione del servizio ai condomini in regola con i pagamenti.

Lo squilibrio contrattuale si percepisce nella posizione del singolo utente che non ha strumenti per evitare lo slaccio dipendendo, quest’ultimo, da fattori completamente estranei alla sua sfera di controllo.

Deve pertanto ritenersi vessatoria, nell’accezione dell’art. 33 del Cod. Cons., la clausola inserita nelle condizioni generali di contratto per utenze condominiali predisposta da ABBANOA, all’art. 14 “Morosità e sospensione del servizio idrico integrato” nella parte in cui prevede, una volta formalizzata la messa in mora secondo quanto disciplinato dall’art. B.21 del Regolamento idrico integrato, che “Il Gestore provvede alla tutela del proprio credito secondo quanto stabilito nel Regolamento del Servizio idrico Integrato ricorrendo anche alla sospensione del servizio idrico integrato con interruzione della fornitura al contatore master. La sospensione della fornitura idrica fognaria e di depurazione effettuata sul contatore generale comporterà la mancata erogazione del servizio per tutte le utente divisionali ad esso collegate”.

ADICONSUM aveva anche chiesto al Tribunale di Nuoro di pronunciarsi sulla correttezza dell’informativa contenuta nella lettera che ABBANOA invia agli amministratori di condominio, (il famigerato preavviso di slaccio,  per intenderci) ed il giudice ha superato i rilievi mossi statuendo in modo perentorio che ”  una volta vietato ad ABBANOA di procedere allo slaccio dell’intera utenza, la doglianza relativa al tenore di mere lettere perde consistenza”.

 

In definitiva, quindi, il Tribunale di Nuoro nel decidere il procedimento di inibitoria ha affermato la regola che nel caso di utenze condominiali è fatto divieto ad ABBANOA S.p.A di procedere allo slaccio dell’intera utenza essendo, al contrario, suo obbligo giuridico quello di richiedere l’elenco degli utenti morosi e di sperimentare nei confronti degli stessi le relative azioni sia in via giudiziaria che in sede di autotutela.

Per completezza di informazione va detto che in forza della costante interpretazione della Corte di Giustizia Europea e della Corte di Cassazione la decisione del Tribunale di Nuoro produce effetti nei confronti di tutti gli utenti del servizio idrico che venissero a trovarsi nelle condizioni dallo stesso prese in esame.

Essa vale, quindi, per tutti gli utenti della Sardegna.


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