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L’estate 2020 rischia di passare alla storia, a Cagliari e in Sardegna, per essere la prima senza i club aperti. Il motivo? Le nuove regole da seguire per evitare contagi da Coronavirus. Che fare? I gestori si interrogano e lanciano un sos alla Regione. Nicola Schintu, gestore del Room Club, spiega di aver “già fatto avere all’assessore regionale al Turismo una serie di proposte”. Quali? “Per esempio la mascherina obbligatoria per tutti e il controllo della temperatura all’ingresso per i clienti, oltre all’igienizzazione dei locali. I bicchieri avranno tutti un tappo, così non ci sarà il rischio che si possa vagare per il locale e che qualcuno, indirettamente, sputi dentro i bicchieri creando un possibile danno alla salute”, spiega Schintu. “Cercheremo anche di ridurre il coefficiente di affollamento, ora per le discoteche è di 0.8”.
Schintu, volto noto delle serate danzanti in città, un giovane imprenditore molto conosciuto, è netto nell’osservare che “il nostro settore è stato abbandonato da Governo e Regione, c’è grande incertezza. Io ho cinquanta dipendenti, è impossibile immaginare un’estate senza le parole ‘festa’ e ‘intrattenimento’ a Cagliari e in Sardegna, come potremmo dire ai turisti di spendere i loro risparmi qui da noi se non possono divertirsi?”.