“A Sestu voglio riaprire parrucchieri, bar e ristoranti ma non esistono protocolli di sicurezza”


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Arriva da Sestu una delle prime bordate all’Inail, ed è la sindaca Paola Secci ad alzare la voce. Lunedì 11 maggio non riaprirà nessuna nuova attività commerciale, e la prima cittadina sente sulle sue spalle il “peso” della rabbia di decine di lavoratori. E allora, tramite un comunicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook, prova a spiegare la situazione attuale: “Mi trovate in maniera assoluta favorevole alla riapertura di una serie di servizi alla persona come parrucchieri, estetisti. Sono favorevole anche all’apertura del commercio al dettaglio, dell’indotto legato al turismo, dei bar e della ristorazione.  La necessità economica e sociale è evidente e non si può più rimandare la ripartenza”, scrive la Secci.

C’è, tuttavia, un però grande come una casa: “Sarei inaffidabile e poco credibile se omettessi di dire che al momento non esistono i protocolli di sicurezza di queste professioni approvati dall’Inail.  Sarei anche irresponsabile se non dicessi chiaramente che esistono rischi di carattere penale per i datori di lavoro che operano in una situazione di incertezza normativa come questa. Detto ciò”, osserva la Secci, “vi ringrazio per le innumerevoli attestazioni di comprensione, di saggezza e prudenza che state dimostrando. Sono veramente fiera della coesione e della forza che ha la nostra comunità. E questo aspetto, credetemi, non è poca cosa se riscontrato nel nostro Comune che ha uno dei più grandi poli commerciali e di servizi di tutta la Sardegna”.