A Sarroch maxi contributo da 240mila euro alle attività penalizzate dal lockdown

Va libera del Consiglio comunale a un fondo straordinario destinato ad accelerare la ripartenza del tessuto economico locale, dopo le sofferenze patite con la chiusura forzata dei mesi scorsi. C’è anche il fondo per la ripresa: 4mila euro a testa per 50 imprese, più 500 euro per ogni dipendente


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Il Consiglio comunale di Sarroch ha votato una delibera che stanzia 240mila euro per le attività produttive del territorio costrette alla chiusura (e quindi colpite duramente sul piano economico) dopo i provvedimenti del Governo dello scorso marzo per il contrasto alla diffusione del Covid-19.  I fondi serviranno per coprire le spese sostenute (canoni di locazione e utenze) e per finanziare la ripresa delle imprese per accelerare la ripartenza del tessuto produttivo locale: 4 mila euro per 49 imprese, più 500 per ogni dipendente. Uno sforzo importante quello dell’amministrazione di Sarroch: l’unico comune della Città Metropolitana di Cagliari (eccetto quello, molto più popolato, di Assemini), ad aver messo in campo un sostegno finanziario di questo tipo. In conseguenza dei diversi Dpcm emanati dal 4 marzo scorso diverse realtà imprenditoriali e commerciali di Sarroch hanno dovuto sospendere l’attività subendo rilevanti perdite economica, sia per quanto riguarda i costi da sostenere sia per i mancati guadagni. L’amministrazione comunale sarrocchese, già al mese di  aprile 2020, ha adottato misure urgenti a favore  del sistema produttivo del territorio, in particolare di quelle attività interessate dai provvedimenti di sospensione previsti dal Dpcm dell’11 marzo 2020 e ha istituito un fondo, con una dotazione finanziaria, seppure minima, per destinare un contributo alle imprese. Ora si sono liberate delle somme nel bilancio dell’amministrazione e ieri sera il consiglio comunale di Sarroch ha deciso di destinare un contributo straordinario di 240mila euro a favore delle attività che hanno subito perdite economiche durante la sospensione lavorativa. Si tratta di una importo significativo: Sarroch è l’unico comune dell’area metropolitana di Cagliari, assieme ad Assemini (che comunque ha 26 mila abitanti e non 6 mila come Sarroch), ad aver messo in campo un aiuto finanziario così importante. Delle 50 attività che hanno presentato la domanda ne state individuate 49 che beneficeranno di questi contributi. Le linee di contribuzione sono 2: una aiuterà a fronteggiare i costi sostenuti per la mancata attività, sia per spese di locazione (verrà corrisposto dall’amministrazione il 40 % del canone) che per le utenze (energia elettrica, acqua e gas). Mentre l’altra riguarda il contributo denominato “fondo per la ripresa delle imprese” che mira ad accelerare la ripartenza del tessuto produttivo locale: ogni imprese potrà contare su 4 mila euro per ogni impresa, con un ulteriore misura di 500 euro per ogni dipendente oltre il titolare. La spesa complessiva è di 240mila euro: 210mila per la ripresa e 30mila per la copertura dei costi di locazione e utenze.
Il voto del consiglio. Sia la maggioranza che la minoranza del consiglio comunale hanno condiviso questo obiettivo che l’amministrazione aveva individuato 2 mesi fa. E ora c’è grande soddisfazione perché trovare queste risorse non è stato semplice a causa dei numerosi  tagli di bilancio. Si è trattato di un grande sforzo da parte dell’amministrazione: destinare un contributo alle imprese che hanno dovuto sospendere l’attività è stato ritenuto prioritario, anche in virtù della grande motivazione e della voglia di riprendere dimostrate dal tessuto economico locale al momento della ripartenza.
“Già da subito, nel momento in cui si è verificata questa emergenza che ha determinato la sospensione delle attività commerciali e imprenditoriali, l’amministrazione comunale”, dichiara il sindaco di Sarroch Salvatore Mattana, “ha assunto l’impegno di sostenere le attività di impresa e di favorirne la ripresa e il rilancio con misure di copertura dei costi e contributi. Grazie a un lavoro intenso abbiamo potuto mantenere la promessa e il risultato va oltre le disponibilità iniziali. C’è ora una dotazione di risorse importanti a sostegno delle imprese del nostro comune che vogliamo continuare ad aiutare anche con nuove misure”.
Decisivo l’impegno dell’amministrazione e del settore Attività produttive. “Il voto di ieri in consiglio comunale dimostra  la nostra vicinanza alle realtà che in questi 2 mesi e mezzo hanno sofferto la chiusura”, sottolinea Massimiliano Salis, assessore alle Attività produttive del comune di Sarroch, “così abbiamo messo su questo bando per poter dare un contributo, che abbiamo chiamato “ripartenza”, che costituisce una boccata di ossigeno e permette di ricevere un piccolo sostegno che potrà essere usato per colmare le mancate entrate del periodo di inattività, ma anche per ragionare su qualche investimento. È stato un periodo difficile, ma c’è stato l’impegno dell’amministrazione per dare una mano al nostro tessuto produttivo. Tuteliamo così», aggiunge, “anche il piccolo commercio, già particolarmente in sofferenza a causa della presenza industriale molto forte che negli anni ha favorito la monocoltura industriale facendo venire meno la voglia di impresa nel nostro comune.  L’amministrazione è vicina a tutte le attività e lo sarà in futuro con nuove azioni che verranno messe in campo”. “In un momento difficile avevamo promesso ai cittadini che avremmo cercato in ogni modo di trovare nel bilancio le risorse per venire incontro alle esigenze delle attività produttive che hanno dovuto chiudere», spiega Andrea Caschili, assessore al Bilancio del comune di Sarroch, «così abbiamo lavorato duramente, soprattutto negli ultimi giorni, perché non appena abbiamo avuto la data della convocazione per l’approvazione del rendiconto del 2109 che ci metteva in condizione di utilizzare l’avanzo, nel giro di un paio di giorni, anche grazie allo sforzo encomiabile del settore finanziario e delle attività produttive, abbiamo messo su la delibera  che iscriveva una quota 240mila euro: una cifra importantissima che siamo riusciti a inserire a poche ore dal consiglio, scongiurando l’ipotesi di un rinvio e nuove lungaggini. Ora”, aggiunge, “siamo felici e soddisfatti e speriamo almeno di poter regalare un ferragosto tranquillo alle attività produttive. Nulla cancellerà il periodaccio che abbiamo vissuto, ma contiamo di aver restituito un po’ di serenità e di aver  dato un segnale sul fatto che noi ci siamo. Nell’immediato come nel futuro anche con altri interventi che metteremo in essere sulla base dei finanziamenti che lo stato metterà a disposizione”.


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