L’Altamarea non riapre, il Marlin sì. Sono stati eseguiti dei lavori all’interno dello stabilimento balneare quartese, ma la rabbia-solidarietà nei confronti delle attività che non potranno fare affari nella vicinissima estate 2019 c’è tutta. Fabrizio Simbola, gestore del Marlin, è indaffarato con gli ultimi preparativi. Anche lui stringe tra le mani il “cartello di lutto” stampato e appeso dai suoi colleghi alle pareti dei locali adagiati sulla spiaggia quartese: “C’è un’ottusità, dettata dalla burocrazia, che fa sì che alcuni on possano lavorare. Il Poetto quartese è abbandonato, da tanti anni non si fa nulla. I parcheggi a pagamento faranno sì che i quartesi si allontaneranno e dai primi di giugno in poi la spiaggia sarà vuota Ci sono anche problemi legati alla pulizia e all’illuminazione, ogni notte qui c’è buio pesto”, spiega Simbola.
“Tutti gli anni devo spendere per fare dei lavori alla struttura, e difficilmente recupero i soldi. Sono dalla parte di tutti i miei colleghi che hanno dei problemi burocratici e con un Comune che non li vuole risolvere. Delunas, metti da parte tutte le limitazioni e datti da fare per fare in modo che possiamo garantire un servizio migliore a tutti i cittadini”.