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“Due bidelli dell’istituto comprensivo di Muravera, privi di green pass, non hanno potuto lavorare”. A raccontare il fatto è Nicola Giua, portavoce dei Cobas della Sardegna. “In un caso il lavoratore ne era privo, nell’altro non è stato riconosciuto come valido un certificato rilasciato dal medico. La dirigente scolastica non li ha fatti entrare”, racconta Giua, “e i due bidelli hanno chiamato i carabinieri”. E come è finita? “I militari hanno detto che la dirigente stava applicando la norma. Ok, è vero, ma per noi è illegittima e fuori dal mondo”. Giua ha già dichiarato guerra al green pass per insegnanti e personale Ata: “I due lavoratori non so come e cosa faranno nei prossimi giorni, attualmente sono pochi i collaboratori scolastici nelle scuole perchè la quasi totalità dei consigli di classe si stanno svolgendo a distanza, on line”.
Ma la rabbia rimane: “Il green pass è un ricatto previsto solo per una quota parziale di lavoratori italiani, tra i quali ci sono gli insegnanti e il personale scolastico”, rimarca Giua: “Vorrei anche dire che due nostre colleghe, una di Sassari e l’altra di Nuoro, vaccinate con entrambe le dosi, sono a casa col Covid. Mercoledì otto settembre manifesteremo contro il green pass sotto il Consiglio regionale in via Roma a Cagliari”.