“A Cagliari tante disdette dei turisti per colpa del passaporto sanitario, speriamo nei voli low cost”

Una stagione estiva che inizia con poche prenotazioni delle camere del suo b&b, Sabrina Dini: “Dal Governo zero aiuti ma Irpef da pagare lo stesso, la situazione potrebbe cambiare solo quando torneranno a volare le compagnie low cost”


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Le prenotazioni? Ci sono state, sino a febbraio. Poi, tutto ko per colpa del Coronavirus: i fogli delle prenotazioni del b&b gestito da Sabrina Dini in via Roma a Cagliari sono immacolati da settimane: “Non ci sono gli aerei, forse qualcuno si dimentica che c’è la distanza dal mare oltre al virus. Ho avuto forti cancellazioni nel momento in cui si è iniziato a parlare del passaporto sanitario, ha dato la mazzata finale”, spiega la donna. “La situazione è incerta”. E gli aiuti del Governo, almeno nel suo caso, non sono arrivati: “Zero, ma sono arrivate le scadenze delle rate dell’Irpef, sono preoccupata perchè non esiste il flusso attuale per poter pagare”. I giorni passano e le prenotazioni non arrivano, e l’estate inizia ufficialmente tra due settimane. E nel rione della Marina, simbolo della movida, è caldissimo il tema del baccano: “Le mie strutture sono abbastanza insonorizzate, se la città è turistica la movida è una conseguenza naturale”, nota la Dini, “a Villasimius e Pula non esistono questi problemi”.

Ma la grana principale rimane quella dell’assenza, quasi totale, di vacanzieri stranieri: “Stando con i piedi per terra il calo è dell’ottanta per cento. Spero che tutto riparta quando torneranno i voli low cost, la Marina è rinata anche grazie a loro negli ultimi dieci anni”.


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