A Cagliari sguardi di indifferenza che fanno più male dei pugni

“Sguardi di indifferenza che fanno più male dei pugni”. Il racconto-testimonianza di un lettore a Cagliari


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A Natale siamo tutti più buoni, si dice. Certamente siamo stanchi, provati dai tempi difficili ma… Questa mattina ero in macchina in una zona centralissima e trafficata di Cagliari. All’improvviso vedo un ragazzo, quasi certamente di nazionalità senegalese, che viene rincorso da un altro ragazzo. I due sono faccia a faccia: spintoni e minacce. Non capisco bene cosa stia capitando e, come me, le altre persone presenti. In pochi secondi fazzolettini, accendini, arbre magique… tutto finisce per terra, in mezzo alla strada, in mezzo al traffico che non si ferma. Nessuno interviene. Una signora sotto la pensilina di una fermata del CTM, muove le braccia nel disperato tentativo di dissuadere i due. Mi commuove. Scendo dalla macchina, la lascio davanti a un semaforo rosso (con le doppie frecce accese) e raccolgo tutto quello che è finito per terra. Le altre macchine si fermano solo per non investirmi. Quando scatta il verde nessuno suona il clacson: lo prendo come un gesto di carità. Guardo il ragazzo africano, mentre la lite continua, gli faccio capire che metto al sicuro le sue cose sotto la pensilina del pullman. La signora è l’unica che si preoccupa e dice: “grazie”. Non ho assolutamente idea di cosa stesse capitando. Quello che è certo è che nessuno ha mosso un dito. Sguardi di indifferenza che fanno più male dei pugni. Eppure a volte basterebbe così poco… e non solo a Natale. Ho chiamato i Carabinieri che, gentilissimi, mi hanno rassicurato: “arriviamo”.

P.M.


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