A Cagliari, il violinista Roman Simovic suona per i profughi

Il violinista di fama internazionale, Roman Simovic, a sorpresa ha suonato a Cagliari davanti a un centro di accoglienza profughi: con il suo Stradivari ha deciso di portare “la poesia della musica laddove c’è la disperazione di chi parte e sensibilizzare il nostro paese a trovare soluzioni per un’emergenza senza precedenti.”


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La star internazionale Roman Simovic venuto in Sardegna per partecipare alle International Master Class 2016 in programma a Santu Lussurgiu, a  sorpresa ha suonato a Cagliari davanti ad un centro accoglienza profughi. In città infatti erano state forti le polemiche sulla presenza di profughi accampati davanti al Municipio nella centralissima piazza Matteotti trasformata in un pericoloso bivacco e sgomberata dalla Questura soltanto giovedì scorso.

Roman Simovic, il leader della  London Symphony Orchestra, considerato uno dei violinisti più importanti della sua generazione (è nato nel 1981), è rimasto molto colpito dalle immagini televisive degli sbarchi nel nostro paese. Con il suo Stradivari ha deciso perciò di suonare per i migranti per “portare la poesia della musica laddove c’è la disperazione di chi parte e – racconta – per sensibilizzare il nostro paese a trovare soluzioni per un’emergenza senza precedenti”.In Sardegna infatti ci sono state polemiche per l’alto numero di arrivi,  tra 900 e 1000 persone, sbarcate nei giorni scorsi nell’isola, che si aggiungono a quelli arrivati in precedenza. <>. Un disagio che la cittadinanza  avverte, mettendo in evidenza le falle di un programma di accoglienza dei migranti che non funziona e di un percorso di integrazione totalmente inefficace, per chi ha appena ottenuto il permesso di soggiorno.

L’improvvisata del violinista macedone ha destato molta curiosità tra i passanti e i turisti che si sono fermati a guardare l’insolita perfomance.


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