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Il pullman è ritornato a passare nell’ultima parte del Corso Vittorio, quella uscita “indenne” dalla pedonalizzazione. Ma adesso, la fame vera sembra essere quella dei pochi parcheggi disponibili. “Ogni giorno arrivo da Flumini, devo girare almeno mezz’ora prima di trovare un buco per lasciare l’automobile”, dice Antonello Spissu, ristoratore del Corso Vittorio. “Così si è penalizzati, i residenti occupano i pochi stalli liberi, le strisce blu vanno bene in viale Trieste, ma dal porticato di via Palabanda sino alla fine del Corso non c’è mai posto e anche i miei clienti si lamentano”.
“In molti vanno in viale Trento e vengono poi a piedi”. Sullo sfondo, nemmeno tanto, il parcheggio sbarrato in via Caprera: “Indispensabile la sua apertura, è vergognoso che sia ancora chiuso. Darebbe ossigeno a tutti noi commercianti. Oppure si potrebbe fare un multipiano davanti alla Regione: ma dateci più parcheggi, per favore. Nell’interesse di chi abita qui e dei commercianti che lavorano”.