Zona franca, Pd e Psd’Az spiegano il no: “Proposta inapplicabile”

L’opposizione in conferenza stampa: “Cappellacci fa facile demagogia, la defiscalizzazione di Iva e accise in Sardegna non è applicabile perchè la riduzione di imposta dovrebbero pagarla i sardi”


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“Non siamo contrari alla zona franca, ma a questo progetto di zona franca”. Ribadiscono il concetto i consiglieri Giampaolo Diana e Gian Valerio Sanna per il PD, Efisio Arbau per La Base e Giacomo Sanna per il Psd’Az, nella conferenza stampa tenutasi stamattina in Consiglio Regionale. “Cappellacci fa della facile demagogia, con l’intento di cancellare 5 anni di malgoverno con una proposta populistica che ha ben poco di applicabile”, specifica Diana. Secondo l’opposizione del governo isolano, infatti, la defiscalizzazione di iva e accise sul territorio sardo non è applicabile senza alcun costo per gli stessi sardi che dovrebbero pagarsi l’auto-riduzione d’imposta (a un gettito minore di imposte corrisponderebbe infatti una minore disponibilità monetaria per garantire servizi universali come sanità, istruzione e trasporti) e per lo stato italiano.

Il costo zero per lo stato nazionale è infatti condizione imprescindibile per il governo di Roma per l’appoggio alla proposta della zona franca in Sardegna, come sottolineato recentemente dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Angelino Alfano allo stesso Cappellacci reo, quest’ultimo, secondo PD e Psd’Az, di evitare il confronto in aula su costi e benefici reali della legge 22/2013 e della extradoganalità delle merci. “Inappropriato paragonare una eventuale zona franca in Sardegna con quelle di Campione d’Italia e Livigno, cittadina, quest’ultima, di soli 6000 abitanti. Consapevoli che lo scopo principale del Presidente della Regione sia quello di utilizzare le speranze della brava gente per un tornaconto personale in vista delle prossime elezioni, lo siamo altrettanto sul fatto che siamo stati etichettati come lo schieramento anti-zona franca, e ciò potrebbe andare a nostro discapito. Ribadiamo ancora che la zona franca può essere una possibilità per la nostra Regione, ma con un progetto a lungo termine che parta con un’abbattimento iniziale dell’iva di pochi punti percentuali, in modo da non pesare eccessivamente sulle casse regionali. C’è bisogno di un piano a lungo termine e non della vana promessa che sia possibile una defiscalizzazione quasi totale da un giorno all’altro”