Zona franca doganale al porto di Cagliari, sei ettari diventano free

L’annuncio di Massidda durante il convegno di Confindustria


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Primi passi verso la zona franca doganale in Sardegna. Questa sera il piano operativo verrà trasmesso dal Cda della società  Cagliari Free Zone alla Regione. Lo ha annunciato questo pomeriggio Piergiorgio Massidda ( che senza revoca ufficiale da parte del Ministero risulta ancora presidente dell’Autorità portuale), durante il convegno organizzato a Cagliari da Confindustria, alla presenza del presidente degli industriali italiani Giorgio Squinzi.

Il progetto riguarda un’area di sei ettari al porto Canale di Cagliari, affianco alla Cict, società della Contship, multinazionale italo tedesca del settore trasporto container. L’area davanti al mare verrà recintata, e l’accesso garantito da due varchi di 12 metri ciascuno. Prevista anche la realizzazione  di due palazzine di 120 metri quadri ciascuna, destinate agli operatori della “Zona Franca”, e per la sicurezza. Costo totale 900 mila euro.

La prima zona franca in Sardegna sarà controllata da telecamere fisse e mobili, e sarà “doganale”: consentirà vantaggi fiscali per le merci extra Unione Europea  dirette oltre i confini del vecchio continente.

Dopo la trasmissione di oggi del piano operativo in Regione, l’assessorato all’Industria dovrà girare il documento all’agenzia delle Dogane, e poi ottenere il via libera della commissione europea. I tempi di realizzazione dovrebbero essere rapidi dal momento che l’area é già in parte infrastrutturata.

 


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