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A Cagliari tante aree destinate alla pratica sportiva con l’obiettivo di diventare “Città europea dello sport 2017”.
Cagliari si candida a “Città Europea della sport 2017” facendo leva sull’esperienza maturata nel campo delle politiche di sport in diverse zone della città intesa, non solo come attività agonistica, ma anche come suggerimento all’attività fisica dei cittadini per una migliore qualità di vita.
In pratica la “Aces Europe”, Associazione dei Comuni Europei, assegna il titolo di Città Europea dello sport, vagliando il dossier presentato dal Comune di Cagliari dove valuterà in che modo la città ha favorito la pratica dello sport sociale, come è stata incentivata e quali saranno i progetti per il 2017 nel caso venga scelta. Le città scelte per il 2017 saranno 4 in un ventaglio di 8 , per ora hanno presentato la loro candidatura oltre Cagliari anche Catania, Forlì, Pesaro e Vicenza.
La candidatura ufficiale di Cagliari è stata presentata oggi in una conferenza stampa dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda, dall’assessore comunale dello Sport Yuri Marcialis, alla presenza del presidente Aces Europe Gian Franco Lupattelli, del presidente Coni regionale Gianfranco Fara e di numerosi rappresentanti delle federazioni sportive.
Per il sindaco Massimo Zedda questa iniziativa testimonia la volontà del Comune di rafforzare quel tessuto che già esiste in città: “Vogliamo ricreare quel movimento che ha lavorato per Cagliari Città della Cultura, che ha consentito di creare quella rete con l’obbiettivo di ottenere importanti risultati nella pratica sportiva. Si parte da una realtà come quella di Cagliari che consente di praticare lo sport tutti i giorni dell’anno, non viene preso in considerazione dalla commissione che deve decidere, chi ha conquistato il maggior numero di medaglie nei vari sport, ma è una sfida rivolta a noi stessi per incentivare il maggior numero di cittadini a praticate lo sport togliendo molti dalla poltrona e dalla noia”.
“Cagliari Città dello sport 2017” ha detto l’assessore Yuri Marcialis “, non sarà una gara contro altre città ma contro noi stessi in quanto bisogna avere dei requisiti, come la pratica collettiva dello sport, che poi saranno esaminati da una commissione che deciderà se la città rientri in quelle qualità. Noi ci candidiamo portando alcuni punti di forza come il tessuto sportivo che la città possiede, coinvolgendo associazione e federazioni diverse che sono una comunità sportiva che può far diventare Cagliari una palestra a cielo aperto. Il lungomare del Poetto, tanto per fare un esempio, probabilmente diventerà la palestra più frequentata della città che avrà il compito quindi di favorire e incentivare la pratica sportiva dei cittadini”.
Ogni comune in corsa dovrà presentare un dossier e l’impiantistica non interessa, ha sottolineato Gian Franco Lupattelli, “A noi interessa che la gente, nel maggior numero possibile, pratichi lo sport e quindi le città che sapranno incentivare e ottenere dei risultati ma anche programmare per il 2017 avvenimenti che coinvolgano la massa dei cittadini, saranno quelle che avranno maggiori possibilità di diventare Città Europee dello Sport.”
Queste le aree individuate a Cagliari dal Comune dove saranno posizionati attrezzi da palestra e per attività ludico motoria dei bambini.
Poetto, via Fracastoro, Cep, Palazzetto dello sport, piscina Terramaini, Poetto, Pirri zona verde tra via Montecassino e piazza Pancani, Genneruxi zona verde tra via Stoccolma e piazza Islanda, piazza Basso angolo via Darwin , via dei Donoratico, Castello, viale Buoncammino, Su Siccu, Parco Terramaini, Via Tricea delle Frasche, via Castelli, Monte Urpinu lato via Vidal, piazza Medaglia Miracolosa, via Meilogu.