“Zedda, sul Lirico hai mentito: assumiti le tue responsabilità”

Dura lettera del vicepresidente del Consiglio comunale, Paolo Casu, dopo le ultime vicende legate alla dimissioni del sindaco dal Lirico: pronta una mozione di sfiducia nei confronti di Zedda


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Dura lettera di Paolo Casu, vicepresidente del Consiglio comunale, al sindaco Zedda dopo l’annuncio delle sue dimissioni da presidente del Teatro Lirico e le sue spiegazioni in Aula. “Hai mentito a me, non a Paolo Casu – si legge nella lettera indirizzata al sindaco – ma a me consigliere comunale e a tutti i cittadini di Cagliari che, credo fermamente, meritino maggiore rispetto e maggiore sincerità. Dispiace caro sindaco che i diversi giornali usciti il giorno dopo le tue dichiarazione in risposta al mio ennesimo e saggio invito a dimetterti, raccontano  tutta un’altra verità, drammaticamente diversa e legata più che a scelte politiche a tue vicende giudiziarie personali e politiche, peraltro senza che tu abbia minimamente smentito le stesse notizie”.

Dimissioni. “Partendo proprio dalla sincerità e dalla trasparenza che ha sempre contraddistinto il mio ‘essere’ – continua Casu – sento l’obbligo e il dovere morale, di chiederti, come politico ma ancor prima come uomo libero e cittadino di Cagliari, ma soprattutto come uomo leale e sincero, di esibire pubblicamente alla città l’atto di notifica di richiesta di interdizione relativo all’udienza in calendario per il 30 giugno prossimo e immediatamente dopo di rassegnare le dimissioni irrevocabili dalla carica di sindaco di Cagliari. Ora tu hai la possibilità, con un gesto nobile, di assumerti consapevolmente le tue responsabilità prendendo coscienza degli errori fatti e lasciando che sia un commissario regionale, per il breve tempo che ci separa dalle prossime elezioni, a portare avanti l’amministrazione ordinaria della nostra città, riabilitando così la tua immagine di giovane uomo, seppure ancora inesperto e con molte lacune, chiaramente se quanto riportato dai giornali corrispondesse a verità. Spero che questo mio invito venga da te accolto, affinché sempre nella mia libertà di azione e di pensiero da consigliere comunale libero, possa soltanto tu, distogliermi dal presentare in aula Consiliare una mozione di sfiducia nei tuoi confronti. Ti aspetto in aula martedì prossimo”.


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