Zedda ritrova la parola sul Lirico: “Commissariamento inevitabile”

La risposta del sindaco in consiglio comunale dopo la fuga di due componenti dal cda del Lirico e il flop Crivellenti: “Ho chiesto un incontro con il Ministero, serve un atto che porti a una gestione serena del teatro”


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Teatro Lirico, non esiste più il Consiglio di amministrazione dopo le dimissioni dei consiglieri Cristiano Cincotti e Antonello Arru, inevitabile il commissariamento. Nei prossimi giorni un incontro del sindaco Massimo Zedda con il Ministero per definire la situazione. È quanto emerso dalla risposta del primo cittadino in Consiglio comunale a quattro interrogazioni presentate da tre consiglieri di maggioranza, Davide Carta, Pd, Claudio Cugusi, Gruppo misto, e Giovanni Dore, Idv. E una dell’opposizione, di Giuseppe Farris, Pdl. Tutte richieste di chiarimenti dopo la sentenza del Tar che ha annullato la nomina della sovrintendente Marcella Crivellenti e del consigliere Corrado Cabras, entrambe fatte dal sindaco. Ma anche per capire perché è stata avanzata la proposta di commissariamento, previsto in casi di dissesti finanziari, chiarire la situazione del consigliere GiorgioBaggiani, estromesso da Zedda e a cui è subentrato Cabras, e fare luce sui requisiti di tutti i componenti del Cda.

“I bilanci della Fondazione – ha spiegato Zedda – sono a posto, quindi da questo punto di vista non sussistono i presupposti per un commissariamento, ma va valutato qualsiasi provvedimento che consenta una gestione serena dell’ente lirico. Proprio per questo ho chiesto un incontro con il Ministero nei prossimi giorni per capire se la soluzione del commissariamento è la migliore per poter risanare la situazione. Per quanto riguarda la sentenza del Tar che annulla la nomina del sovrintendente Marcella Crivellenti va sottolineato che non si parla di violazione della legge”.

Quindi in mancanza di un organo amministrativo legittimo, Zedda non può portare avanti la Fondazione, nonostante la situazione finanziaria, a detta del sindaco, sia rassicurante. “”Il sindaco – ha sottolineato Davide Carta, Pd – avrebbe dovuto difendere l’autonomia del Teatro. Il commissariamento rischia di far venire meno la collaborazione con gli altri soggetti che ruotano intorno all’ente lirico”. “La legge è stata violata eccome – ha detto nel suo intervento Claudio Cugusi – e l’unico rimedio è dare seguito alle sentenze emesse dal Tar”. “La risposta del sindaco – ha spiegato Giuseppe Farris – è infarcita di mistificazioni che non fanno altro che peggiorare la sua situazione. Intanto oggi detiene il record di interrogazioni presentate su un unico argomento, la maggior parte delle quali da parte della sua stessa maggioranza”. “A questo punto – ha aggiunto il consigliere Giovanni Dore – credo che ci siano tutti i presupposti per il commissariamento. In questi anni sono stati commessi molti errori, alcuni in buona fede e altri no, ora speriamo che il commissario faccia luce sulla gestione e ponga un freno agli sprechi fatti finora”.


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