Zedda libera i clochard dalla vergogna dell’ex Cariplo:c’è l’ordinanza

I senzatetto saranno finalemente allontanati dal garage pieno d’acqua


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

C’ERA UNA VOLTA un uomo che fece un errore, a suo dire “imperdonabile” o quasi e per il quale – giocoforza della vita o della sorte – si ritrovò per strada. Tutti lo abbandonarono e così, in preda alla disperazione, andò a vivere sottoterra: si rifugiò  con pochi conoscenti in un garage dimenticato, incrociò la sua ad altre storie su  un’altalena sbiadita di emozioni. 

Un giorno quel garage si allagò: lui costruì una palafitta nel garage, sull’acqua e arrivarono i giornalisti che riportarono in superficie storie ed esperienze, ma soprattutto un grido d’allarme, una richiesta di aiuto, quella dei clochard che a Cagliari vivevano con l’acqua alle ginocchia; uomini accomunati da una storia disperata. 
 
È UNA VICENDA CHE IN EFFETTI ACCOMUNA molti uomini e donne “residenti” tra le vie Sonnino e XX Settembre. Risale all’altro ieri e torna di stretta attualità. 
 
IL NUOVO PROTAGONISTA DI QUESTA STORIA È MASSIMO ZEDDA, il sindaco di Cagliari che  interviene sulla situazione dei clochard di via Sonnino e XX Settembre. 
Possiamo dire che ufficialmente,  sono stati “sfrattati”. 
Sembrerà, a leggerla così, una notizia negativa ma è tutt’altro . appare positiva, per vari aspetti. 
 
Primo fra tutti: i senzatetto andranno via dalle “occupazioni” precarie (se la strada ed in sotterranei sono una “occupazione”, ovviamente), e verranno assistiti, poi indirizzati verso un nuovo alloggio degno di questo nome ed alla cui individuazione stanno lavorando i competenti uffici comunali. 
 
Secondo aspetto: molti dei ragazzi (omettiamo i loro nomi per tutelare la  privacy e così il nome del protagonista della nostra storia)  hanno problemi di salute;  perseverare con una lunga permanenza per strada non gioverebbe. 
Non solo: vivere in un luogo (l’autorimessa allagata) privo di servizi igienici, umido, con l’acqua alle ginocchia, gli impianti elettrici precari, comunque inospitale come ad esempio la strada, significa vivere ai margini, nel degrado, nella sporcizia. 
E, non ultimo, quanti tra i clochard si sono trasferiti dal sottosuolo ai parcheggi soprastanti, soffrono giorno e notte, appunto per la carenza di mezzi, a fronte di una assistenza per adesso irrisoria, senza aiuti risolutivi per la loro situazione allucinante (vorrebbero e chiedono di più), secondo i diretti interessati. 
 
E’ UNA SITUAZIONE CHE FA RIFLETTERE e che ha visto i media, tv, giornali web e carta stampata, impegnati nel descriverla, in base alle sue svariate sfaccettature. 
 
OGGI, FINALMENTE, LA NOTIZIA POSITIVA con la presa di posizione del Comune di Cagliari. 
 
Una decisione che precede di poco il periodo autunnale e che guarda, con saggezza, a quello invernale: il freddo, infatti, mina la salute di quanti si ritrovano per strada, come i senzatetto che rischiano grosso. 
 
L’ORDINANZA che stabilisce il l’allontanamento del drappello di uomini dall’autorimessa allagata e dai vicini spazi è la numero 25 del 28 agosto. 
Riguarda, appunto, la situazione, gravissima dal punto di vista igienico e sanitario, venutasi a creare sia sopra che sottoterra. 
 
Un documento che include gli obiettivi fissati nell’incontro svoltosi il 14 agosto in Prefettura con la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di finanza, la ASL, i Vigili del Fuoco, il Comune di Cagliari appunto, e la protezione civile per scandagliare il problema sociale ma anche igienico sanitario. 
Esito dell’incontro? 
Verrà posta la parola fine alla situazione di degrado venutasi a creare a due passi dal Comune di via Sonnino, dove i clochard sono soliti dormire e cucinare cibi,  accendere fuochi per arrostire  come se niente fosse, davanti alle finestre dei cittadini: in molti hanno assistito basiti alla quotidiana dose di miseria, insita da anni in questo angolo di città gravato dal degrado. 
Una situazione che, secondo il documento, offre la percezione di aumento del degrado in città e incute insicurezza nei cittadini
 
UNA SITUAZIONE AI LIMITI dell’incredibile, figlia di un elevato malessere sociale, ma anche fisico e morale che non fa bene a nessuno ed alla quale, di conseguenza, è necessario trovare una soluzione. 
 
ESCREMENTI UMANI. Compaiono anche loro, nel documento firmato dal sindaco, le feci umane e “l’urina” che fanno compagnia ai  giacigli di fortuna, ai letto di stracci (nella foto)  di quanti sono soliti dormire negli stabili di via Sonnino. In compagnia di cani. Nello stesso documento-relazione è ben descritto l’inferno della grande autorimessa soggetta ad allagamenti, abitata da anni. 
 
L’ordinanza esecutiva inquadra il problema a tutto tondo: ad esempio  dà mandato ai competenti uffici di occuparsi degli animali dei clochard e chiama in causa la Protezione Civile per valutare le eventuali lesioni agli stabili della zona, forse legate alla presenza dell’acqua di falda che ha sommerso l’autorimessa. 
E sulla  quale, tra i pilotis, continuano a vivere ancor oggi alcuni degli uomini che occupavano quel  grande garage allagato (“per il distacco delle pompe sommerse”, continuano a raccontare, adirati). 
 
DA DOMANI LA SVOLTA: alcuni di loro, i clochard, riceveranno l’ordinanza dagli agenti della Polizia Municipale. Altri ancora l’hanno m ricevuta oggi. E la svolta a questa storia potrebbe, per davvero, essere imminente. Speriamo che possa incontrare un lieto fine.