“Zedda lascia lo sporco ovunque, i vandali rafforzati dalla politica”

L’opinione di Enrica Anedda dopo lo sfregio della torre spagnola: “In sostanza per il giovane Sindaco sporco = identità.  Gli imbrattamenti su molti e importanti monumenti sono stabili e identici dal primo giorno che Zedda si è seduto sullo scranno comunale. Le insistenti critiche e le amichevoli sollecitazioni a ripulire la città non lo hanno minimamente smosso”


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di Enrica Anedda Einrich

PARADOSSI DI CAGLIARI e del SUO Sindaco. TUTTO COME PREVISTO UN ANNO FA.

Qualcuno ha imbrattato la torre spagnola della spiaggia del Poetto. Si tratta – Afferma il Sindaco Zedda – solo di qualche idiota che ha provato a rovinare uno dei simboli di Cagliari.

Il primo cittadino manifesta un atteggiamento schizofrenico di fronte allo stato indecoroso in cui versa la città. Gli imbrattamenti su molti e importanti monumenti sono stabili e identici dal primo giorno che Zedda si è seduto sullo scranno comunale. Le insistenti critiche e le amichevoli sollecitazioni a ripulire la città non lo hanno minimamente smosso. Sono celebri le uscite dei suoi Assessori /e di alcuni anni fa che ideologicamente si erano schierati contro le telecamere. Soprattutto è vergognosa e grida vendetta la ristrutturazione dei campi sportivi di Terrapieno dove, oltre ad aver edificato una costruzione deturpante, l’ amministrazione ha lasciato intatte le indecenti scritte che devastano a tutt’ oggi il sito. Qualcuno dice che l’ operazione ” lasciamo lo sporco”, che farebbe inorridire qualsiasi amministratrice domestica, é fatta ad arte per conservare l identità di Cagliari. In sostanza per il giovane Sindaco sporco = identità. Unica declinazione di un valore altrimenti sconosciuto alla nostra amministrazione. É evidente che i vandali da tale politica si sentono spronati e rafforzati: impuniti continuano infatti a massacrare monumenti e mura. Inspiegabile la reazione del sindaco che si giustifica solo con la retorica. Peraltro Zedda si sveglia solo quando qualcuno tocca il Poetto; qualcuno gli spieghi che Cagliari è anche tutto il resto. Altro che sindaco metropolitano!

 

 


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