Zedda-Floris, la sfida possibile. E Maninchedda lancia Vito Biolchini

I possibili, clamorosi nuovi scenari della corsa alle elezioni regionali


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Chiedetevi come mai il sindaco Massimo Zedda negli ultimi giorni sia diventato  più umano: stringe mani, abbraccia giornalisti, va davanti alle telecamere a ricordare che lui, il biglietto allo stadio, lo ha sempre pagato. Campagna elettorale. Che lo vedrà probabilmente e idealmente contro il suo predecessore: Emilio Floris è al momento il favoritissimo per la leadership del centrodestra alle prossime elezioni regionali. Berlusconi ha in mano i sondaggi che vedono Cappellacci in netto calo, l’inchiesta giudiziaria sulla P3 e la richiesta di condanna a tre anni di carcere sono una spada di Damocle troppo pesante per sperare nel bis. Nonostante la difesa di avvocati richiesti e non richiesti in zona Santa Gilla. La discesa in campo di Mauro Pili con Unidos può spaccare il fronte, ma è anche una provocazione. Emilio Floris favorito, con Piergiorgio Massidda outsider e candidato sindaco in pectore per Cagliari. Dunque? Zedda contro Floris, uno scenario possibile: tutti i partiti sanno che le elezioni regionali si vincono o si perdono a Cagliari. E se il centrosinistra dovesse crollare, a quel punto sarebbe davvero “colpa di Zedda”. Dunque il sindaco è sceso in campo cercando di recuperare visibilità e popolarità, ignorando le polemiche sul taglio degli alberi a Terrapieno o le contestazioni al suo assessore Frau alla Marina. E Il Pd prende ancora le distanze dal sindaco chiedendo risposte sul nuovo quartiere di Su Stangioni. Ovvero, sull’edilizia che scotta.

Nel frattempo Francesca Barracciu è in bilico, importante o forse decisiva sarà la riunione di coalizione di domani. Chi sarà davvero il candidato? Anche la Barracciu ha un’inchiesta giudiziaria in corso, morbo che ha contagiato gli aspiranti Governatori della Sardegna. Anche qui c’è un fronte che si sgretola: Michela Murgia può valere il dieci per cento, e c’è sempre l’incognita Grillo. Zedda torna a sorridere proprio mentre il suo partito, Sel, chiede al Pd un passo indietro sulla Barracciu. Sarebbe anche la prova perfetta dell’inutilità delle primarie. C’è chi sussurra e spera: e se alla fine tornasse Soru? Nel frattempo c’è l’alleato probabile, Paolo Maninchedda, che sul suo blog lancia dei nomi nuovi. Ne fa uno su tutti, quello del giornalista Vito Biolchini. E scrive: “giornalista, uomo di culltura, attore, certamente una persona che intepreta correttamente l’esigenza di competenza e di cambiamento; una persona che unisce la cultura riformista non comunista con l’antifascismo e con la migliore tradizione cattolica; una persona che non lascerebbe le cose come stanno; una certezza di cambiamento”.  Non sappiamo se il collega Vito abbia gradito l’assist di Maninchedda, ma certamente in molti potrebbero vedere in lui un nome nuovo, un piccolo Renzi made in Cagliari. Un candidato esterno ai partiti, forte sotto il profilo mediatico?  Prepariamoci alle sorprese.