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“Innamorato di Cagliari, ma la Sardegna è la mia amante”. Così il primo cittadino cagliaritano Massimo Zedda sul palco dell’assemblea dell’Anci di Rimini ha risposto a una domanda sulla candidatura per le prossime regionali. Il sindaco del capoluogo non ha ancora deciso se scendere in campo o meno per la corsa a viale Trento. Intanto a Rimini è andato avanti il pressing di alcuni sindaci sardi su Zedda.
“Riqualificare la piazza dove giocavi da bambino che è diventata un parcheggio o curare un albero dove ti arrampicavi da piccolo o ripulire il lungomare dove facevi i bagni. E’ questo il mestiere del sindaco e penso non ci sia cosa più bella che farlo nella propria città o piccolo Comune. Però serve un lavoro collettivo. Lo Stato e le Regioni ci aiutino di più in questo”, ha detto il sindaco dal palco di Rimini, “Dobbiamo ripensare noi stessi, nella vita quotidiana e nell’organizzazione della macchina amministrativa, cambiando approccio in relazione agli stili di vita di oggi. Praticare buone pratiche in tutte le direzioni possibili, percorrendo strade di sviluppo possibili e immaginandone altre che con sono state pensate”. Zedda ha fatto il punto sulle opportunità offerte dalla Città metropolitana “che può farci riscoprire lo stare insieme senza considerare i confini fisici, vivendo da amministratori come fanno i cittadini: senza confini materiali”.
Infine una battuta sulla proposta di legge Anci per l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza nelle scuole. “A Tokyo – ha ricordato Zedda – i bambini sono formati da piccolissimi al rispetto della cosa pubblica e del prossimo come valore per se stessi. E’ questa la strada per cittadini migliori”.
en.ne.