Zedda blando, Massidda soft. E il Movimento 5 Stelle sfonda a Cagliari

La campagna elettorale si apre con clamorose sorprese: migliaia di persone a Sant’Elia per il Movimento 5 Stelle


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Diciamolo subito, in anteprima: saranno le elezioni delle grandi sorprese a Cagliari. Il primo giorno vero di campagna elettorale a Cagliari regala un Massimo Zedda a dir poco blando al Poetto, e un mare di folla a dir poco inatteso per il Movimento 5 Stelle. Migliaia di persone a Sant’Elia per Antonietta Martinez, l’unico vero volto nuovo della politica cagliaritana. Zedda al Poetto è apparso stanco, con un Pd alle prese in campo nazionale con gli scivoloni dei ministri. La città ha risposto in maniera clamorosa all’appello dei grillini: Sant’Elia ha accolto il Movimento 5 Stelle con un calore che non era neppure ipotizzabile. C’erano gli anziani che parlavano in dialetto e dicevano: “Non sono mai “sceso” a sentire un politico, ma per i grillini lo faccio”. L’onda a 5 Stelle, che si appresta a vincere a Roma e in altre città importanti, lancia una sfida a Cagliari che sino a ieri era stata ignorata dai mass media. I poteri forti tutti concentrati sulla sfida tra Zedda e Massidda, che dalla politica hanno gia avuto tanto. E la gente che invece abbraccia l’unica forza vera di opposizione in Italia, come ha rimarcato a più riprese Di Battista: “Contro un Pd che rappresenta il potere capitalistico delle banche, noi proponiamo la lotta al dissesto idro geologico, il mare sano, l’aria pulita, nonostante i partiti stiano boicottando il referendum anti trivelle”.

L’applausometro di Casteddu Online- che nelle elezioni degli ultimi 4 anni non ha mai mentito- vede nel valzer delle condiivisioni una impennata clamorosa per i grillini a Cagliari. Che rappresentano, come ha riferito la Martinez, “quella voglia di cambiamento che Massimo Zedda ha tradito, in una primavera politica che non è mai arrivata”. Perchè su un punto siamo tutti d’accordo: Zedda ha governato esattamente come ha governato il centrodestra in 20 anni, realizzando piazzette e giardinetti. Ma non cambiando il volto delle periferie, non muovendo un dito nel disastro Fiera e Ryanair, restando zitto davanti ai migranti che dormono davanti al suo ufficio, senza realizzare alcun piano contro la disoccupazione mentre Sel, il suo partito, si è spartito i posti pubblici in Comune, in Regione e all’Agenzia regionale del Lavoro senza concorsi pubblici, con chiamate dirette. Tutti temi dei quali, in campagna elettorale, dovrà rispondere. Massidda, per vincere, dovrà invece liberarsi davvero dai retaggi della vecchia politica e fare una campagna aggressiva: è finito il tempo dei tramonti sul porto, la gente non si fida soltanto delle promesse. Dopo la giornata di ieri, il Movimento 5 Stelle insegue un posto per il ballottaggio.

Ma a Cagliari ora si respira un’aria di grande novità. Il grande momento dei poli civici: quello di Piergiorgio Massidda, molto attrezzato e con una batteria di liste e di candidati molto forti, dovrà vedersela proprio con la forza popolare del Movimento 5 Stelle. La gente, a Cagliari, bisogna dirlo senza giri di parole, è incazzata. Ci sono centinaia di negozi che hanno chiuso, in un centro bellissimo che sembra un diamante che non brilla, per la mancanza di parcheggi. Provate a parcheggiare in orario di punta per acquistare qualcosa in via Garibaldi: sarete costretti a rinunciare e a deviare verso le Città Mercato. Sì, proprio qulle gestite dai potentati cagliaritani: all’Auchan di Pirri l’imprenditore Sergio Zuncheddu ha incassato il sì del Comune all’ampliamento proprio dei parcheggi, nell’ovvio silenzio del principale quotidiano cagliaritano. Sì, proprio la sinistra di Zedda, quella che doveva regalarci il cambiamento. Saranno elezioni incertissime: chi fa previsioni adesso potrebbe essere clamorosamente smentito, di sicuro la gente non vuole più sentire  parlare dei soliti noti. Non sarà una sfida all’ultimo voto, perchè la gente è stanca. Sarà una sfida, questa volta, all’arma bianca per l’ultima speranza rimasta. 


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