Yoga, “AcroBefane” al Poetto: l’evento è un successo

Lunedì 6 gennaio, in una splendida mattinata di sole, si è rinnovato l’appuntamento con AcroBefana al Poetto, organizzato da Giulia Caredda Wabi Sabi e Simone Pizka Pasquini,insegnanti di AcroYoga Sister Sardegna. Ma cos’è l’ Acroyoga ?


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Di Manuela Giannino

 

Lunedì 6 gennaio, in una splendida mattinata di sole, si è rinnovato l’appuntamento con AcroBefana al Poetto, organizzato da Giulia Caredda Wabi Sabi e Simone Pizka Pasquini,insegnanti di AcroYoga Sister Sardegna. Ma cos’è l’ Acroyoga ? Se lo chiedevano i numerosi passanti che affollavano la prima fermata, e che osservavano curiosi le evoluzioni dei partecipanti. L’Acroyoga nasce dall’unione tra Yoga, ginnastica acrobatica e massaggio thailandese. Dopo una prima fase di meditazione, controllo del respiro e riscaldamento muscolare, i praticanti si dividono in gruppi di tre, ognuno con un ruolo ben preciso ma interscambiabile: Il flyer, che viene sospeso in aria; la base, che , schiena a terra, utilizza le gambe per sollevare il flyer, e lo spotter, che aiuta in caso di difficoltà e corregge eventuali errori di postura. Si provano quindi diverse figure acrobatiche, più o meno semplici e da i nomi evocativi: il trono, la balena, la segretaria.

Si utilizza il termine “volare” per indicare la transizione , sempre in aria, da una figura all’altra: in questa fase il flyer, pur mantenendo il controllo del corpo, deve necessariamente affidarsi ai compagni, superare le proprie paure e lasciarsi andare. In questa disciplina infatti ci si mette in gioco non solo fisicamente, ma anche e sopratutto mentalmente: la parola chiave è fiducia. Fiducia in noi stessi e nelle nostra capacità di concentrazione; fiducia nella base, che ha il compito di sostenere il peso del nostro corpo e farci “volare”; fiducia nello spotter, sempre al nostro fianco e pronto a sorreggerci in caso di caduta. Con la pratica e la giusta sincronizzazione di respiro e movimento è possibile creare delle sequenze fluide, belle da vedere e sopratutto molto divertenti da vivere. I benefici di questa disciplina sono molteplici: a livello fisico favorisce l’allungamento della colonna vertebrale, l’ aumento della resistenza fisica e migliora l’ elasticità dei muscoli e dei tendini. A livello psicologico stimola ad una maggiore apertura verso l’altro e favorisce la capacità di concentrazione. Ma il beneficio più grande è senza dubbio quella meravigliosa sensazione di tornare bambini, di giocare e divertirsi in un’ atmosfera di grande rilassatezza e serenità. E proprio questo è stato l’Acrobefana: Wabi e Pizka, con grande professionalità, hanno creato un clima disteso e un gruppo ben amalgamato, dove ci si aiutava e correggeva a vicenda senza presunzione, senza ansia da prestazione o imbarazzo se non si riusciva a completare la sequenza; e se si cadeva, ci si rialzava con la voglia di riprovare subito. Evento riuscitissimo, appuntamento all’anno prossimo!

 

 


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