Vivere tempi antichi: la magia del circo Orfei a Cagliari

Dopo la protesta degli animalisti, un lettore racconta la sua esperienza tra arti antiche e applausi per un tuffo nel passato


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Dopo la protesta degli animalisti, un lettore racconta la sua esperienza tra arti antiche e applausi.

“Entrare in un tendone da circo significa accettare che il tempo si fermi un po’. È vero non è una scelta così facile soprattutto per la nostra epoca iper-digitalizzata ma dopo un prima e catartica immersione in quell’ambiente, dove anche i suoni sembrano differenti e dove l’aria sembra rarefatta, veniamo coinvolti da quell’allegria fanciullesca che ti fa sembrare tutto possibile, spensierato e coinvolgente.

Intendiamoci, non abbiamo trovato  sedie in pelle e maxi schermi ad accoglierci ma abbiamo trascorso  circa 2 ore serali…con  attenzione, e ci siamo sorpresi a  ridere ed applaudire  come e con i bambini.
Gli spettacoli comici e d’illusionismo, di abilità , gli equilibristi, l’uomo proiettile, le acrobazie in moto…e tutto il resto…un divertimento davvero genuino.
Sono uscito rigenerato dallo spettacolo, dal clima allegro e amichevole, dalla cultura e l’arte che ho colto in ogni momento, dall’umiltà degli artisti (al tempo anche aiutanti nel montaggio e factotum)…per alcuni e per i miei figli anche un bell’insegnamento su quanto tutti i ruoli nella società siano fondamentali.
Non ho mai avuto una particolare passione per il circo ma oggi mi sono ricreduto perché questa mia piccola esperienza è stata affascinante e magica… e perché la vita vissuta realmente è davvero diversa dai surrogati che spesso guardiamo online e che ci portano a giudizi frettolosi.
In mezzo al buio e alla pioggia di quella serata quindi, una bella nota d’allegria sana che mi ha risvegliato il cuore”.

Maurizio