Violenze sessuali su una minore, accuse a un 50enne di Quartu: tra dieci giorni l’udienza decisiva

Un uomo rinviato a giudizio per “violenza sessuale con l’aggravante della minore età” su una bambina. L’avvocato del 50enne: “Troppi punti oscuri, dimostrerò la sua innocenza”. Entro gennaio la decisione del gup


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Violenza sessuale con l’aggravante della minore età e reato continuato, più la recidiva. Sono queste le motivazioni che hanno portato, lo scorso 18 marzo, la pm Maria Virginia Boi a chiedere il rinvio a giudizio per un 50enne residente a Quartu. L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe abusato di una bambina. Più di una volta (anche quando aveva meno di 14 anni) e in due distinti periodi (tra marzo 2011 e ottobre 2013 e tra marzo 2015 e maggio 2017), si sarebbe trovato da solo con la piccola dentro la sua abitazione e l’avrebbe seviziata: secondo le accuse formulate dalla pm, l’uomo avrebbe messo in atto tutta una serie di persecuzioni, che vanno dal “prenderla a schiaffi” al “picchiarla con forza e minacciando di uccidere lei e i suoi fratelli se avesse parlato”, e poi sarebbe riuscito a “toccarla nelle parti intime” e l’avrebbe “costretta a subire atti sessuali, con un frequenza di due-tre volte la settimana”, anche “completi”. Poi, nel 2017, la denuncia della madre della ragazzina ai carabinieri. Un anno dopo, in una situazione di protezione massima per la piccola, si è svolto l’incidente probatorio. Il 22 gennaio 2020 ci sarà l’udienza preliminare in tribunale a Cagliari. Il cinquantenne, se le accuse saranno confermate, rischia una pena che va dai sei ai dodici anni.

 

L’avvocato difensore del cinquantenne, Fausto Argiolas, afferma che “l’udienza preliminare servirà a verificare se bisognerà andare a processo per una vicenda che ha degli aspetti oscuri. Dimostreremo l’innocenza dell’imputato con tutti gli strumenti previsti dalla legge. Il mio assistito è tranquillo e ha piena fiducia nella magistratura”. Non rimane altro che attendere, quindi, la decisione del gup, che dovrà stabilire se il 50enne dovrà andare o meno a processo.